Iniziate in sordina prima della pandemia, le manifestazioni nelle città contro il turismo e l’airbnbizzazione sono esplose. Le amministrazioni comunali sono corse ai ripari, ma finora con scarsi risultati.
Nell'estate del 2002 l'Europa aveva una forma irripetibile, come dimostra questo racconto di un incontro romantico organizzato via lettera tra un italiano e una norvegese a Praga prima di un Interrail.
La notizia più importante e meno festeggiata di questi giorni è che il Green Deal in Europa procede e anche molto bene, nonostante il rigurgito antiambientalista degli ultimi anni.
È un genere esploso negli ultimi dieci anni ma che forse è stato già superato dai fatti: la crisi climatica ormai è parte della nostra quotidianità e la narrativa non può che adattarsi di conseguenza.
Le follie dell'imperatore Trump e la minaccia russa stanno portando il Vecchio Continente verso posizioni che non troppo tempo fa sembravano impensabili.
La bambina attivista è diventata l'adulta che nessuno si aspettava: parla sempre di crisi climatica ma si schiera anche a favore dei palestinesi, dei curdi, degli operai licenziati. Fa politica, tanti la ammirano e altrettanti la detestano.
Cosa succede all'attivismo se l'estetica del disastro climatico diventa un contenuto social come tanti altri?
Lo show del governo Meloni sui nuovi centri migranti in Albania è uno spettacolo tremendo.
Mai come quest'anno abbiamo assistito a pubbliche manifestazioni di odio nei confronti dei turisti. Reazioni comprensibili a un problema che si fa sempre più grave, ma che non è così che risolveremo.
La prima scienziata Ipcc a diventare Presidente di un Paese, la prima donna a governare il Messico, un'ottimista e un'attivista: è la politica del momento ed è convinta che il mondo si possa ancora salvare.
Le turbolenze gravi come quella del volo di Singapore Airlines da Londra a Singapore stanno diventando sempre meno rare e la causa è il riscaldamento globale.
Nel suo Ecofascisti Francesca Santolini racconta cosa succede quando la soluzione alla crisi climatica viene lasciata a conservatori ed estremisti: tutto diventa una questione di nazionalismo e xenofobia.
Nelle intenzioni di Giulia Innocenzi, il documentario sull'industria della carne dovrebbe essere un film di denuncia. Il risultato è, invece, un manifesto populista.
Il capolavoro di Vonnegut è la lettura giusta per chi vuole conoscere un pacifismo adulto, consapevole dell'inevitabilità della violenza e capace di respingere i tentativi di ridicolizzazione.
Condividere sui social i pessimi dati sull'inquinamento è sempre più diffuso. Ma è una nuova forma di slacktivism?
Dopo la fine dei R.E.M è diventato artista figurativo, ha imparato a usare Instagram, è stato modello per Saint Laurent e ora sta lavorando a un album da solista che non ha nessuna fretta di finire: storia della terza età perfetta di una ex rockstar.