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Questa sarà probabilmente l’estate dei rave illegali
Sarà l’estate dei rave illegali, i “Quarantine rave”, sulle spiagge, nei parchi, con tantissima gente, e facendo circolare la notizia del momento e del luogo su Instagram, Snapchat o TikTok. È quanto prevedono alcuni esperti, dopo il rapporto condiviso dal Guardian, che evidenzia come le forze di polizia in Inghilterra abbiano scoperto alcune feste organizzate nei boschi, nei sottopassaggi autostradali e nei parcheggi di alcune proprietà industriali – la posizione esatta del luogo, in quel caso, era stata rivelata in alcuni gruppi WhatsApp.
Solo questo fine settimana, la polizia avrebbe richiamato all’ordine un gruppo di mille persone a Whittington, mentre a Leeds ha chiuso un rave illegale tenuto in un sottopassaggio M1, scoprendo che eventi simili si stanno verificando da maggio. «Rave pacifici, fatti per incontrarsi, bere e ballare, ma senza ovviamente tener conto delle misure di prevenzione», scrive il Guardian. A Carrington, villaggio di Trafford, gli organizzatori di un altro rave hanno chiesto 30 sterline per l’ingresso, raccogliendo un totale di 2.000 persone. «C’era stata una certa quantità di annunci su Facebook e altri social media in anticipo, ma non c’é stata alcuna conferma della posizione fino a un’ora prima», ha detto il consigliere di Trafford Andrew Western al Guardian.
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— ?????? ????? (@br0keairey) June 13, 2020
James Morsh, che recentemente ha organizzato quello che è stato definito il primo rave ad aver rispettato le misure di sicurezza imposte dal governo, ha detto che questo è solo l’inizio di un’estate di rave, e non soltanto in Inghilterra, considerando che raduni simili stanno avvenendo in Germania. «Conosci l’estate dell’89? Penso che questa sia una nuova rivoluzione esattamente su quel genere. Tutti i club sono chiusi, o meglio, sono “semi-chiusi”, le persone possono andarci ma non possono ballare, e senza indicazioni molto chiare, e probabilmente anche senza la voglia di rispettarle, questi rave suonano come l’alternativa perfetta per molti di loro».

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