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10:43 giovedì 1 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

I film da vedere per celebrare il mese del Pride

02 Giugno 2020

Nel 1989 uscì sui canali di video musicali “Deep in Vogue” di Malcom McLaren e nessuno sapeva cosa fossero le “houses of New York”, o cosa volesse dire il mantra «La Beija, Extravaganza, Magnifique». Paris is burning, documentario del 1990 (disponibile su Netflix) dedicato al racconto dei drag ball di New York lo spiega nei minimi dettagli, facendosi rappresentazione di un messaggio sempre più attuale, considerando che i meccanismi che escludevano dalla società i protagonisti del film, gay, travestiti e transessuali, sono ancora tutti qui. Ma il documentario di Jennie Livingston non è l’unico film che potremmo vedere per celebrare il mese del pride, nell’anno in cui, a causa del Covid-19, le parate sono state sospese. Il New York Times ne ha stilato una lista.

Da Gay, Usa, del 1977, definito come «un’affascinante capsula del tempo, che racconta le proteste e la baldoria che hanno caratterizzato alcune fasi del movimento LGBT», a Before Stonewall del 1984, che ripercorre la storica serie di scontri tra gruppi omosessuali e la polizia di New York, considerata simbolicamente il momento di nascita del movimento di liberazione gay in tutto il mondo. Jeffrey (1995) è una commedia romantica, la storia di un aspirante attore gay che decide di praticare l’astinenza per paura di contrarre l’AIDS, e che alla fine si innamorerà proprio di un sieropositivo. E poi Milk (2008), per il quale Sean Penn ha vinto un Oscar interpretando il difensore dei diritti gay Harvey Milk nel film biografico di Gus Van Sant, ambientato a San Francisco negli anni ’70, e che viene ricordato soprattutto per una delle scene più belle e struggenti: quando Milk, politico statunitense e Supervisore di San Francisco, esorta a radunarsi, a uscire per «abbattere i vecchi miti, distruggere le bugie e i pregiudizi».

“Milk”, Gus Van Sant

“Paris is Burning”, Jennie Livingstone

“Pride”, Matthew Warchus

Nell’Inghilterra degli anni ’80, un gruppo di attivisti gay (nella pellicola c’è anche Andrew Scott, il prete di Fleabag) unisce le proprie forze con l’associazione dei minatori scioperanti del Galles per protestare contro il governo Tatcher. In Pride di Matthew Warchus i pregiudizi iniziano a sciogliersi tanto che quello che era nato come un rapporto di mutuo interesse si trasforma in una profonda e sincera amicizia, pronta ad abbattere ogni muro e a lottare insieme per i relativi diritti. Tra i film consigliati, anche BPM del 2017, film drammatico sull’AIDS a Parigi, e The Death and Life of Masha P. Johnson, documentario del 2017 disponibile su Netflix che ripercorre la vita e la tragica morte dell’attivista statunitense e drag queen, fondatrice insieme all’amica Sylvia Rivera, della STAR, Street Transvestite Action Revolutionaries.

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