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L’Europa potrebbe riaprire le frontiere per consentire il turismo prima del previsto
Ci siamo interrogati più volte, e lo facciamo ancora, su come saranno le nostre vacanze. A pochi giorni dall’articolo del New York Times che ha elencato le dieci mete ideali da visitare post Covid-19, tra quelle che hanno risposto meglio all’emergenza e quelle che stanno allentando le proprie misure, secondo il Guardian, proprio sul tema delle vacanze, nel piano di risanamento del turismo a causa del Coronavirus, l’Unione Europea potrebbe riaprire le frontiere ai turisti prima del previsto. Ma gradualmente, e con alcune accortezze.
Come emerso da una versione del progetto per consentire i viaggi fuori dal proprio Stato trapelata dal sito Euractiv, domani, mercoledì 13 maggio, la Commissione europea a Bruxelles dovrebbe infatti raccomandare una riapertura dei Paesi verso quelli che «hanno profili di rischio di contagio simili». Tra i Paesi che potrebbero riaprire le proprie frontiere, la Spagna, l’Italia e anche quelli che sin dall’inizio della pandemia ne hanno subito limitato l’impatto, come Grecia e Repubblica Ceca.
In questi stessi giorni, secondo quanto riferito dal Sun, si è a lungo vociferato circa un accordo tra Boris Johnson ed Emmanuel Macron che potesse consentire ai loro cittadini di viaggiare liberamente tra Regno Unito e Francia durante l’estate. L’accordo si applicherebbe anche all’Irlanda, che fa parte di un’area di viaggio comune con il Regno Unito. Non è un caso infatti che il governo britannico abbia esentato i viaggiatori provenienti dalla Francia dal dover entrare in una quarantena di 14 giorni, che, in linea con l’allentamento delle restrizioni, si applicherà nel corso dei prossimi mesi alla maggior parte dei visitatori internazionali. Ma per ora ai cittadini di entrambi i Paesi è stato comunque consigliato di non approfittarne per uscire dai propri confini nazionali.
Stando a quanto riporta il Guardian, entro l’inizio dell’alta stagione estiva, i cittadini di tutta l’Ue, e che abbiano intenzione di spostarsi solo nell’Ue, potranno controllare una mappa interattiva elaborata dal servizio scientifico della Commissione europea che fornirà informazioni sugli ultimi controlli alle frontiere e sulle condizioni di viaggio, secondo i piani della Commissione. Tutto questo poiché «divieti di viaggio, aerei a terra e frontiere chiuse in risposta alla pandemia si stanno rivelando disastrosi per l’industria turistica europea. L’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite ha previsto a marzo che il numero di visitatori globali potrebbe diminuire del 20-30 per cento nel 2020, portando a perdite di oltre 414 miliardi di euro».

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