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Ed Sheeran si è dato alla pittura e ha provato a imitare Jackson Pollock con risultati abbastanza discutibili Ma almeno si è sforzato di tenere "bassi" i prezzi delle sue "opere": meno di mille sterline a pezzo, che andranno tutte in beneficienza.
Dopo l’ultimo aggiornamento, Grok, l’AI di X, ha iniziato a parlare come un neonazista In una serie di deliranti post uno più antisemita dell'altro, Grok è pure arrivato a ribattezzarsi "MechaHitler".
La novità più vista su Netflix è un documentario su una nave da crociera coi bagni intasati Si intitola Trainwreck: Poop Cruise, è in cima alla classifica negli Stati Uniti ed è popolarissimo anche nel resto del mondo.
Al Festival di Locarno verrà presentato Mektoub, My Love: Parte Due di Abdellatif Kechiche, il film che nessuno ha mai voluto proiettare È già il titolo più atteso del concorso, che andrà a completare una trilogia scandalosa e travagliatissima, e sicuramente scatenerà la polemica.
Cosa dice Lena Dunham di Too Much, la sua nuova serie, che esce domani E, soprattutto, 13 anni dopo Girls. In un lungo profilo su Variety, Dunham ha raccontato cosa ha fatto in questi anni e quanto di lei c'è in questa serie.
Dalle prime recensioni, il nuovo Superman sembra più bello del previsto Dopo le prime stroncature pubblicate per sbaglio, arrivano diversi pareri favorevoli. Su una cosa tutti sembrano d’accordo: David Corenswet è un ottimo Clark Kent. 
Per combattere i deep fake, la Danimarca garantirà ai suoi cittadini il copyright delle loro facce Il governo sta cambiando la legge sul diritto d’autore per proteggere impedire i "furti" di volti, corpi e voci.
I fan di Squid Game hanno odiato il finale della serie e quindi si stanno facendo i loro finali usando l’AI Sui social c'è già chi propone lo Squid Game dei finali di Squid Game, il vincitore diventa quello ufficiale.

Cosa rende l’odore dei vecchi libri così piacevole?

24 Settembre 2019

Di come i libri hanno sconfitto il Kindle avevamo già parlato nel 2017. Due anni fa, l’oggetto che avrebbe dovuto rivoluzionare il nostro modo di leggere compiva 10 anni. Secondo le previsioni che ne accompagnarono l’arrivo sul mercato, gli e-book reader avrebbero dovuto far sparire i libri di carta. Non è successo: centinaia di volumi, pesanti, ingombranti, colorati, continuano ad affollare le nostre librerie. Ogni volta che si parla delle caratteristiche positive dei libri digitalizzati (ad esempio, la possibilità di acquistare centinaia di titoli senza temere futuri traslochi, o la comodità di potersi portare in viaggio grossi mattoni senza appesantire i bagagli) arriva qualcuno che decanta i vari piaceri sensoriali della lettura analogica: dal gesto di voltare le pagine alle sottolineature a matita, dalle dediche scritte a mano alle orecchie, fino al profumo emanato dalla carta, da quella dei libri “appena nati” a quella dei volumi più antichi.

Designtaxi ha riportato uno studio condotto dai ricercatori dell’University College di Londra che svela di cosa è composto il profumo dei libri antichi, la cui ineffabilità, secondo Mikelle Leow, autrice dell’articolo, è paragonabile a quella dell’odore «degli ascensori degli hotel e dei giorni di pioggia». Nel 2017 la studentessa Cecilia Bembibre e la sua tutor Matija Strlič (Institute for Sustainable Heritage della UCL), hanno chiesto ai visitatori della biblioteca della Cattedrale di St. Paul a Londra descrivere che odore aveva la stanza scegliendo tra quattro aggettivi: legnoso, fumoso, terroso, vaniglia. Tutti hanno affermato che la stanza aveva un odore legnoso, l’86 per cento ha aggiunto l’aggettivo fumoso, il 71 percento ha scelto terroso e solo il 41 percento ha ricordato la vaniglia.

Dopo questo primo esperimento Bembibre e Strlič hanno deciso di condurre un’indagine scientifica. Hanno inserito i singoli libri in sacchetti di plastica puliti con spugne di carbonio per assorbire i loro composti organici volatili (COV) e intrappolare così le molecole profumate. Il risultato è un elenco di 15 composti che contribuiscono a creare l’odore dei libri antichi, tra cui benzaldeide (mandorla e zucchero bruciato), l’acido acetico (odore aspro), esanale (sego, erba) e furfurale (pane, dolciumi). Le candele, gli incensi e i profumi ispirati all’aroma della carta esistono già, ma grazie alla formula di Bembibre e Strlič potrebbe essere possibile renderli ancora più simili all’essenza originale.

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