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Bisogna vedere The Fanatic perché è probabilmente il peggior film del 2019

18 Settembre 2019

Quanto è brutto un film da uno a Sharknado, ci si sarebbe potuti chiedere fino a pochi giorni fa, utilizzando una scala di valori comprendente The Room di Tommy Wiseau e Dunyayi Kurtaran Adam, anche conosciuto come lo Star Wars ottomano. Non solo brutti, quasi sublimi nell’accezione più burkiana del termine. Un nuovo titolo secondo The Outline potrebbe però scalare la classifica, aggiudicandosi la nomea di film più brutto del 2019. Si tratta di The Fanatic, la nuova opera con John Travolta diretta dal frontman dei Limp Bizkit, Fred Durst.

«It’s without a doubt the most outrageous thing I’ve ever seen in my life», scrive Jeremy Gordon che, tra accezioni camp e un’evidente inesperienza registica, lo paragona per questo al rovinoso esperimento di Wiseau del 2003. Nel film, John Travolta interpreta Moose, un fan ossessionato da Hunter Dunbar, attore protagonista di numerosi film d’azione che sembra fare il verso al Keanu Reeves degli anni ’90. Una volta sfumata l’unica occasione di incontrare il divo, Moose si trasforma in uno stalker, perseguitando la celebrità al fine di ottenere un incontro che sente di meritare dal profondo del cuore. E così, un inseguimento dopo l’altro, le sue azioni inizialmente considerate quelle innocue di un geek qualsiasi, si fanno più torbide, oscure, man mano che la sua ossessione diviene più forte. Tanto che, anticipare che le cose continueranno a precipitare non ha nemmeno la valenza di uno spoiler.

C’è così tanto da dire che Gordon, dice, non saprebbe da dove iniziare. Dalla figura stessa di Moose, clinicamente instabile e dipinto per questa sua condizione con tratto offensivo. Una figura irreale, che si guadagna da vivere come “artista” di strada, e che è dotata di una forza incredibile, tanto da commettere per sbaglio un omicidio (azione che nel film non troverà poi alcun tipo di sviluppo narrativo). Moose è povero, trasandato, eppure vive in un loft circondato da costosi cimeli cinematografici. Come ci riesce? Non lo sapremo mai. Come fa notare The Outline inoltre, la trama si basa su un’app gratuita, Star Map, contenente l’indirizzo di ogni star di Hollywood. È legale? Non lo sapremo mai. Tra camei autocelebrativi (Dunbar adora i Limp Bizkit) e uno stile che ambisce al thriller ma scade in una slapstick misera, The Fanatic ha ottenuto il 19% anche su Rotten Tomatoes. Un peccato, continua Gordon, «brutto o pessimo, è assolutamente memorabile».

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