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21:53 sabato 3 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Su Instagram c’è un fiorente mercato di ossa umane, dice Wired

22 Agosto 2019

Su Wired Oscar Schwartz ha scritto un lungo e interessante articolo che esplora lo strano mondo del commercio di ossa umane su Instagram. Uno dei vari protagonisti del pezzo – i collezionisti di ossa contattati e intervistati – è Henry Scragg, membro attivo di una piccola ma dinamica rete di acquirenti e venditori che scambiano resti umani su Instagram, dove gli annunci si sono recentemente trasferiti (prima si trovavano su eBay) e dove a quanto pare funzionano sempre meglio. Gli archeologi Damien Huffer e Shawn Graham tengono d’occhio questo tipo di mercato dal 2013 e le loro registrazioni rivelano un commercio in rapida crescita.

La maggior parte dei compratori e dei venditori sono avidi collezionisti che considerano l’accumulare ossa rare come un hobby legittimo, anche se un po’ eccentrico. A differenza di altri mercati illeciti su Instagram (animali esotici, antichità saccheggiate, armi) non c’è nulla di esplicitamente illegale nel commercio di resti umani: nel Regno Unito (dove vive Henry Scragg), teschi e scheletri rientrano nella “no property rule” e cioè appartengono a chiunque si trovi in possesso di essi, senza bisogno di documenti che ne dimostrino la provenienza. E se per esporre resti umani serve una licenza da parte dell’Autorità per i Tessuti Umani, questo non è il caso della pubblicazione di foto online.

Secondo gli studiosi l’ascesa del commercio di ossa umane su Instagram è un fenomeno decisamente inquietante, soprattutto quando si tratta di scheletri decorati con finti attributi tribali. A preoccupare sono i richiami all’oscuro passato coloniale dell’Occidente, proprio in un momento storico, il nostro, in cui i musei stanno iniziando a questionare la provenienza delle loro collezioni.

Per quanto riguarda gli scambi, la vendita dei resti umani su Instagram funziona in modo molto simile agli altri scambi informali sulla piattaforma. Un utente pubblica un prodotto, gli utenti interessati lo contattano tramite messaggio diretto e, una volta concordato un prezzo, il pagamento viene effettuato direttamente e la merce viene imballata e spedita. A permettere al mercato di resti umani screscere e svilupparsi, però, non sono tanto gli affari, ma la passione dei collezionisti: come ha confidato a Schwartz la proprietaria di una account interamente dedicato al tema , «Non si tratta di soldi. Vendiamo teschi soltanto per poter acquistare sempre più teschi. Penso che per tutti i veri collezionisti sia sempre così».

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