Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Contro i siti porno: legge d’Egitto
Il precedente regime di Hosni Mubarak bloccava l’accesso ai social media. Adesso il primo parlamento democraticamente eletto d’Egitto vuole bloccare i siti porno. La proposta arriva da Al Nour, letteralmente “la luce,” il partito islamista di ispirazione salafita che conta il 25 per cento dei seggi (se non avete presente chi sono i salafiti, vi basti sapere che al confronto i Fratelli Musulmani sono dei liberali popperiani).
Il sito del quotidiano Al Ahram (“le piramidi”) riferisce che la proposta di legge ha buone possibilità di essere approvata da un Parlamento dominato dai partiti islamici: insieme i Fratelli Musulmani e i salafiti controllano quasi i tre quarti dei seggi.
Potete seguire l’evoluzione della notizia su Twitter all’hashtag #EgyPornBan.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.