Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
La casa di Laura Palmer è aperta ai turisti

No, non è stata trasformata in una location aperta al pubblico, e non è neanche il museo di Twin Peaks che i fan hanno provato a costruire con una campagna di crowfunding. A conti fatti, la casa di Laura Palmer, che vediamo all’inizio della prima stagione della serie tv (e alla fine dell’ultima), è soltanto abitata da una signora molto molto gentile, Mary Reber. In questa intervista a Vulture, infatti, Mary ha raccontato il suo rapporto con Twin Peaks, David Lynch e i fan, affermando di «amare le persone» e di «amare far visitare la casa a chi non avuto la possibilità di vederla prima».
Sembra infatti che i precedenti inquilini non fossero altrettanto disponibili, anzi, pare avessero dato una mano di vernice per rendere più difficile l’identificazione della villetta. Dal settembre del 2014 invece la casa di Everett, a Washington, passa nelle mani di Mary e famiglia. L’attuale proprietaria era perfettamente consapevole di quale oggetto di culto rappresentasse per i numerosi appassionati. Twin Peaks non era mai stato guardato da Mary: «Non è per questo che siamo venuti a vivere qui, ci siamo semplicemente innamorati di questa zona». Con l’ultima stagione, arrivata a distanza di molti anni dalle prime due, la famiglia Reber ha aperto le porte a David Lynch, che ha fatto recitare Mary in una scena, nei panni di se stessa.

Con la terza stagione di Twin Peaks da poco terminata, il rapporto tra casa Reber e i fan, che sono praticamente stati invitati a venire, rischia di sfuggire di mano. Mary però potrebbe prenderla alla leggera: «Pensa ai proprietari della casa di Breaking Bad!», dice a Vulture alludendo a una celebre scena della serie tv, «A loro tirano pizze sul tetto».
Foto Google Maps

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.