Hype ↓
22:59 lunedì 15 dicembre 2025
Cosa c’è nei primi sei minuti dell’Odissea di Christopher Nolan che sono già stati mostrati nei cinema americani Questo "prologo" è stato proiettato in diverse sale negli Usa e ovviamente è già stato piratato e diffuso online.
I Talebani in Afghanistan hanno un nuovo nemico: i giovani che si vestono da Peaky Blinders Quattro ragazzi di 20 anni sono stati sottoposti a un «programma di riabilitazione» dopo aver sfoggiato outfit ispirati a Tommy Shelby e compari.
Il neo Presidente del Cile José Antonio Kast ha detto che se Pinochet fosse ancora vivo voterebbe per lui Ed evidentemente anche questo è piaciuto agli elettori, o almeno al 58 per cento di quelli che hanno votato al ballottaggio e che lo hanno eletto Presidente.
Dopo l’attentato a Bondi Beach, in Australia vogliono introdurre leggi durissime sul porto d’armi visto che quelle usate nella strage erano tutte detenute legalmente Intestate tutte a Sajid Akram, l'uomo che insieme al figlio Naveed ha ucciso 15 persone che si erano radunate in spiaggia per festeggiare Hannukkah.
Nonostante diversi media parlino già di omicidio e accusino il figlio Nick, della morte di Rob Reiner e di sua moglie Michelle non si sa ancora quasi nulla La polizia di Los Angeles ha confermato solo il ritrovamento dei cadaveri e l'inizio di un'indagine che contempla anche la «possibilità di omicidio».
Hbo ha svelato le prime immagini di Euphoria 3 ma della trama di questa nuova stagione non si capisce ancora niente Ben 13 secondi di video che anticipano la terza stagione, in arrivo nel mese di aprile, in cui si vedono tutti i protagonisti e le protagoniste.
Nel 2026 OpenAI lancerà una modalità di ChatGPT per fare sexting Sarà una funzione opzionale e disattivata di default, che rimuoverà i limiti attualmente imposti al chatbot sui prompt con contenuti sessuali.
Una ricerca ha dimostrato che la crescita economica non è più legata all’aumento delle emissioni di CO₂ E, di conseguenza, che la transizione energetica non è un freno all'aumento del Pil, neanche nei Paesi più industrializzati.

Cos’è lo schema lavorativo 3-2-2 di cui si sta parlando

18 Gennaio 2021

Tre giorni in ufficio, due giorni in remoto e due giorni liberi. Questo sarebbe lo schema della nuova settimana lavorativa proposto dagli accademici Lauren C Howe, Ashley Whillans e Jochen I Menges sulla Harvard Business Review. Secondo i ricercatori, la pandemia ha definitivamente sdoganato lo smart working e, nel futuro, sarà impossibile pensare di ritornare al vecchio orario 9:00-17:00 per cinque giorni a settimana. Con il modello 3-2-2 i lavoratori saranno incentivati a scegliere la configurazione della settimana lavorativa che meglio funziona per loro e modellare così programmi personali intorno a essa. «I dipendenti hanno apprezzato la flessibilità sperimentata durante la pandemia e ne desidereranno di più in futuro», ha detto alla Bbc Whillans, assistente professore presso la Harvard Business School. I giorni lavorativi, insomma, rimarrebbero gli stessi, ma con una flessibilità maggiore rispetto al luogo da cui svolgere le proprie attività, una necessità scaturita dalle problematiche messe in evidenza dall’emergenza sanitaria.

Sperimentare questo nuovo modello, tuttavia, non sarà semplice e, avvertono gli studiosi, potrebbe non adattarsi a tutte le aziende: sono tanti, infatti, i fattori da tenere in considerazione. Intanto stabilire quali team necessitano di vedersi dal vivo più frequentemente e quali possono invece lavorare in remoto per un periodo più lungo, quindi garantire la sicurezza degli ambienti lavorativi e, allo stesso tempo, l’efficienza e la produttività del personale. La pandemia ha profondamente cambiato il rapporto di molti lavoratori con la loro produttività: in molti hanno infatti scoperto che lavorando da remoto riuscivano a essere più efficienti, perché magari non disturbati dai rumori dell’ufficio, e addirittura c’è chi ha realizzato che non aveva bisogno di 5 giorni per portare a termine i compiti settimanali. Secondo un sondaggio del sito di lavoro FlexJobs, il 51 per cento degli intervistati ha dichiarato di essere più produttivo da casa, genitori compresi. Per questi motivi, c’è chi ha avanzato la proposta di ridurre la settimana lavorativa a soli 4 giorni laddove possibile, una proposta che in realtà, esattamente come lo smart working, non è affatto nuova.

Lo scorso dicembre, ad esempio, la Unilever della Nuova Zelanda ha lanciato in via sperimentale la settimana di 4 giorni, che resterà in vigore fino a dicembre 2021. «I nostri dipendenti lavoreranno l’80% del tempo, mantenendo il 100% dei loro stipendi e mantenendo intatti i loro obiettivi», ha detto Nick Bangs, direttore generale di Unilever New Zealand, che ha spiegato come non esista un modello generale che vada bene per tutti. «Lo scopo è creare una “nuova mentalità per la produttività” e incoraggiare una maggiore flessibilità e una salute migliore», ha concluso. Il modello, comunque, si è attirato anche critiche feroci, come quella di Marc Effron, presidente di The Talent Strategy Group, che si è detto convinto che «in questo modo retribuiamo le persone per non essersi impegnate abbastanza. Se fai il lavoro di 5 giorni in 4, evidentemente non ci stai mettendo tutto l’impegno che serve», ha affermato.

Articoli Suggeriti
Social Media Manager

Leggi anche ↓
Social Media Manager

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.