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23:44 venerdì 19 dicembre 2025
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

Il Guardian ha classificato le 10 migliori canzoni rap di donne

06 Aprile 2018

Cardi B è la rapper del momento: è appena uscito il suo ultimo album, Invasion of Privacy. Ma il rap femminile in America ha una lunga storia che parte da grandi nomi dell’hip-hop. Il Guardian ha fatto una classifica delle 10 tracce che ne hanno segnato la storia: tra le rapper donna più famose c’è Foxy Brown con il suo singolo “I’ll Be“, che nel 1996 lanciò il trend della soul music nei versi rap e spianò la strada a un giovane Jay Z. Nel 1997 Lil’ Kim radunò le voci rap più in degli anni Novanta per “Not Tonight” remix di “Ladies Night” dei Kool and the Gang. Poi c’è Neneh Cherry con “Buffalo Stance” e, man mano che si sale con la classifica, compaiono nomi più recenti, come Azealia Banks con “212” e Nicki Minaj con”Did It On ‘Em“, che lanciò la cantante come «una Barbie in technicolor» tra il pop e il rap.

Al quinto posto c’è Lauryn Hill – L. Boogie nel gruppo di cui faceva parte, The Fugees – con “Doo Wop (That Thing)“, un pezzo sulla sicurezza dell’essere donna al di là degli standard, tanto più catchy quanto più la sua voce diventa un sussurro. C’è poi “Two Minute Brother” del duo BWP e il brano che ha rilanciato proprio Cardi B da personaggio di reality show a rapper di tutto rispetto, “Bodak Yellow“. A dominare la classifica c’è “Big Momma Thang” di Lil’ Kim, che secondo il Guardian è stata la Queen B prima di Beyoncé, e “The Rain” di Missy Elliot, una delle più grandi artiste concettuali della storia hip-hop.

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