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02:41 giovedì 18 settembre 2025
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.

I droni fanno più paura dei Google Glass

17 Aprile 2014

La cosa più “inquietante” che sta capitando intorno a noi non è la diffusione di device che registrano a ruota continua di informazioni e fanno di noi delle specie di cyborg (tipo gli occhiali di Google), bensì i droni. Questa, almeno, è l’opinione degli americani registrata da uno sondaggio recente del Pew Research Center’s Internet Life Project, che ha indagato sull’attitudine delle persone nei confronti del futuro della tecnologia.

Tra i dati che emergono, un generale ottimismo nei confronti della tecnologia. Circa il 59% degli americani infatti ritiene che la vita stia “principalmente migliorando” grazie ad essa, mentre meno di un terzo, circa il 30%, crede che stia “principalmente pegggiorando”.

Esistono però alcuni sviluppi – o, meglio, alcune prospettive di sviluppo, visto che l’indagine tocca sia nuove tecnologie che si stanno già diffondendo e la prospettiva di altre non ancora diffuse – che inquietano le persone. L’idea che un domani i genitori possano “alterare il Dna” della propria prole non piace al 66% degli intervistati.

L’idea che lo spazio aereo sia aperto a droni privati spaventa una percentuale simile di persone, il 63%, mentre device sul genere Google Glass non piacciono soltanto al 53% degli americani (nota: a differenza delle alterazioni del Dna, la diffusione dei droni e device che registrano informazioni è una realtà).

L’attitudine generale nei confronti della tecnologia viaria a seconda dell’età, genere e titolo di studio… ma non sempre nel modo che ci si attenderebbe.

Per esempio non è vero che gli anziani sono più diffidenti nei confronti della tecnologia rispetto ai giovani: la fascia d’età più preoccupata dai risvolti tecnologici è quella dei 30-40enni, mentre i ventenni dichiarano esattamente lo stesso livello di preoccupazione degli ultrasettantenni. I laureati sono molto più ottimisti sulla tecnologia dei diplomati e le donne lo sono molto meno degli uomini.

(via)

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