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10:46 venerdì 11 luglio 2025
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.
Trump si è complimentato con il Presidente della Liberia per il suo inglese, non sapendo che in Liberia l’inglese è la prima lingua Joseph Boakai, nonostante l'imbarazzo, si è limitato a spiegargli che sì, ha studiato l'inglese nella sua vita.
Ed Sheeran si è dato alla pittura e ha provato a imitare Jackson Pollock con risultati abbastanza discutibili Ma almeno si è sforzato di tenere "bassi" i prezzi delle sue "opere": meno di mille sterline a pezzo, che andranno tutte in beneficienza.
Dopo l’ultimo aggiornamento, Grok, l’AI di X, ha iniziato a parlare come un neonazista In una serie di deliranti post uno più antisemita dell'altro, Grok è pure arrivato a ribattezzarsi "MechaHitler".
La novità più vista su Netflix è un documentario su una nave da crociera coi bagni intasati Si intitola Trainwreck: Poop Cruise, è in cima alla classifica negli Stati Uniti ed è popolarissimo anche nel resto del mondo.

Gli hashtag nella vita reale

26 Settembre 2013

Gli hashtag sono i tag o parole chiave precedute dal cancelletto, utilizzate ormai non soltanto su Twitter, ma anche su Instagram, recentemente su Facebook e altri social network. Il loro scopo principale è quello di “etichettare” un pensiero o un tweet all’interno di una sezione più grande, di fornire una rintracciabilità a ciò che si è scritto. Il primo hashtag a essere utilizzato da un profilo molto seguito su Twitter, secondo Wikipedia, fu #sandiegofire nel 2007. Lo inventò Nate Ritter per riferirsi agli incendi che stavano devastando la zona circostante San Diego, California, cinque anni fa.

Oggi gli hashtag sono molto più diffusi e vengono molto utilizzati come espediente comico o di altro tipo, oltre che per la loro funzione originale. Questi hashtag in genere non riescono a raggruppare sotto di sé un gran numero di messaggi o di tweet diversi, in quanto troppo complicati e troppo personali per poter essere condivisi.

Il conduttore statunitense e comico Jimmy Fallon, dal suo Late Show, ha recentemente trasmesso uno sketch molto divertente sull’abuso di hashtag, e su come “suonerebbe” la vita reale, ovvero le conversazioni verbali e in carne e ossa, se vi annettessimo tutti gli hashtag che potremmo utilizzare su Instagram, o Twitter, o simili. Il co-protagonista è Justin Timberlake, e fa la sua comparsa anche Questlove dei The Roots. Il risultato è questo.

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