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Nel 1973 internet entrava comodamente in un foglio A4

All’inizio degli anni Settanta Paul Newbury lavorava alla Carnegie Mellon, una delle scuole di informatica più avanzate degli Stati Uniti, impegnata nello sviluppo di quello che fino a poco tempo prima era conosciuta come Arpanet: un progetto di iniziativa governativa che nel 1973 comprendeva qualche università, alcuni laboratori federali e pochissime compagnie. Il suo fine era creare collegamenti a distanza tra questi luoghi fisici, usando una rete di strumenti innovativi: i computer.

In questi giorni David Newbury, il figlio di Paul, ha ritrovato un foglio di una fotocopiatrice con lo schema dello stato dei lavori di ciò che sarebbe diventato internet, così com’era nel maggio del 1973. «The entire internet», così come l’ha definito Newbury, entrava comodamente in un foglio di formato A4. Vi si possono notare Stanford, l’università Ucla, e i “nuovi arrivati” di allora Mit, Case Western, Xerox e proprio Carnegie Mellon.

Un centro di ricerca della Nasa quell’anno, unitamente allo schema, aveva diffuso una cartina che mostrava la diffusione geografica del nuovo network.

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