Aveva 51 anni ed era malato di cancro. Lascia in eredità tre album diventati culto e una storia personale caratterizzata dal difficile rapporto col successo.
Avere 20 anni in quarantena: Zoe Natale Mannella
Cosa sta facendo in questi giorni la fotografa delle cover story del numero 42 di Rivista Studio.

Da qualche settimana, Avere 20 anni nel 2020 comprende anche l’aver assistito, durante la propria giovinezza, a un evento storico: l’esplosione di una pandemia globale. Avere 20 anni nel 2020 significa anche essersi trovati a dover fare i conti con il social distancing, l’auto-reclusione e la sospensione forzata dei propri progetti. Le conseguenze dell’epidemia di Coronavirus hanno colpito tutti, compresi i ventenni apparsi sulle copertine dell’ultimo numero di Rivista Studio, in cui abbiamo provato a raccontare l’ingresso nel mondo dei grandi della prima generazione che ha avuto a che a fare, più o meno consapevolmente, con la propria immagine pubblica fin dall’adolescenza.
Per sapere come se la stavano cavando, abbiamo pensato di raggiungerli a casa loro e continuare, con un po’ più di leggerezza, in formato video, la lunga conversazione iniziata sul numero di carta. La seconda chiacchierata che pubblichiamo è quella di Corinne Corci con Zoe Natale Mannella, la fotografa che ha scattato le quattro storie di copertina, compresa quella di cui lei stessa è protagonista. Le abbiamo chiesto come sta passando la quarantena, cos’è cambiato nel suo lavoro e qual è la cosa che non vede l’ora di fare quando sarà di nuovo possibile uscire.

La scrittrice ci racconta il suo nuovo libro, in cui succedono due cose abbastanza rare nella vita e in letteratura: una giovane coppia sta insieme senza patemi e comprare una casa non è un'attività che porta alla pazzia.