Ci aveva tenuto compagnia durante la quarantena ma esisteva già da prima e ha continuato a esistere anche dopo. Per chi non lo conoscesse, quello della lo-fi girl era un canale che trasmetteva un video in diretta su YouTube con una gif di una ragazzina con le cuffie che si ripeteva sempre uguale e una musica ripetitiva e malinconica perfetta per studiare e rilassarsi (infatti si chiamava così: lofi hip hop radio – beats to relax/study to). All’inizio il misterioso canale si chiamava ChilledCow, poi era stato rinominato Lofi Girl, perché tutti ormai lo chiamavano così. Le persone si connettevano allo streaming da tutto il mondo a tutte le ore e chattavano tra loro in tutte le lingue, accompagnati dal video della ragazzina studiosa con sullo sfondo una città europea, il gattone che guardava fuori dalla finestra e un flusso infinito di musica rilassante.
The lofi radios have been taken down because of false copyright strikes, hopefully @YouTubeCreators @YouTube will sort this quickly… pic.twitter.com/X01hL6jT2N
— Lofi Girl (@lofigirl) July 10, 2022
Ieri il canale è stato improvvisamente chiuso a causa di una segnalazione di violazione di copyright da parte di Fmc Music Sdn Bhd Malaysia. È stato lo stesso canale a informare i suoi fan con un tweet. YouTube ha risposto alle 11 di oggi commentando il tweet: «Confermato che le richieste di rimozione erano illegittime, abbiamo chiuso l’account che le ha segnalate, abbiamo archiviato le segnalazioni + ripristinato i tuoi video: a volte possono essere necessarie 24-48 ore prima che tutto torni alla normalità! ci dispiace che sia successo e grazie per la pazienza che hai avuto mentre risolvevamo il problema» e l’emoji di un cuoricino bendato. Il canale, per ora, è ancora spento, ma dovrebbe ricominciare a funzionare molto presto.
Etsy Witches, witchtok, gli antri su Instagram e le fattucchiere di Facebook. Per quanto maldestre e talvolta in malafede, le streghe online ci dicono come sta cambiando il nostro rapporto con internet e con la realtà.
Il caso SocialMediaGirls scoppiato in seguito alla denuncia della giornalista Francesca Barra è solo l'ultimo di una ormai lunga serie di scandali simili. Tutti prova del fatto che se non regolamentata, la tecnologia può solo fare danni.
