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Il test del missile nordcoreano forse era un bluff

Venerdì scorso tutta l’internet era tappezzata di immagini prese dal video con il quale la Corea del Nord annunciava al mondo di aver portato a termine con successo il test di un nuovo missile, l’Hwasong-17, un ordigno pensato per la guerra nucleare e che, nelle intenzioni di Kim Jong-un, dovrebbe permettere alla Repubblica Popolare Democratica di affrontare da pari a pari addirittura gli Stati Uniti d’America, la prima potenza militare al mondo. Il video è diventato rapidissimamente l’ultima aggiunta alla sterminata collezione di meme con protagonista il dittatore nordcoreano, ma tra le risate generali c’è stato chi (invano) ha cercato di ricordare la gravità della situazione: come se non bastasse Putin, ora ci si mette − di nuovo − anche Kim a minacciare di sganciare la bomba. Corea del Sud, Giappone, Cina, Stati Uniti, infatti, hanno condannato i sempre più frequenti test missilistici eseguiti dalla Corea del Nord negli ultimi mesi.

Adesso, però, c’è una novità: secondo quanto affermato dalle forze armate della Corea del Sud, il lancio mostrato dai media nordcoreani potrebbe essere un falso. Dopo un’analisi dei filmati trasmessi dalla televisione di stato nordcoreana, infatti, pare si sia scoperto che quelle immagini sono state prese e montate ad arte per far sembrare il test dell’Hwasong-17 un grande successo, ma in realtà risalgono a un test fallito eseguito lo scorso 16 marzo. Pare che alla fine di questo test il missile (o parti di esso) si sia schiantato addirittura vicino alla capitale Pyongyang. Secondo altri analisti, invece, non c’è stato proprio nessun test dell’Hwasong-17, e il filmato dello scorso giovedì mostrerebbe in realtà un modello di missile precedente, l’Hwasong-15, a cui sono state apportate solo le migliorie necessarie ad accrescerne il raggio d’azione.