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L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.
Una delle band più popolari su Spotify nell’ultimo mese è un gruppo psych rock generato dall’AI Trecentomila ascoltatori mensili per i Velvet Sundown, che fanno canzoni abbastanza brutte e soprattutto non esistono davvero.
A Bologna hanno istituito dei “rifugi climatici” per aiutare le persone ad affrontare il caldo E a Napoli un ospedale ha organizzato percorsi dedicati ai ricoveri per colpi di calore. La crisi climatica è una problema amministrativo e sanitario, ormai.
Tra i contenuti speciali del vinile di Virgin c’è anche una foto del pube di Lorde Almeno, secondo le più accreditate teorie elaborate sui social sarebbe il suo e la fotografia l'avrebbe scattata Talia Chetrit.
Con dei cori pro Palestina e contro l’IDF, i Bob Vylan hanno scatenato una delle peggiori shitstorm della storia di Glastonbury Accusati di hate speech da Starmer, licenziati dalla loro agenzia, cancellati da Bbc: tre giorni piuttosto intensi, per il duo.

Vestiti che crescono insieme ai bambini

28 Settembre 2017

Cosa succede se si mettono insieme i principi che sono alla base della costruzione dei satelliti, gli origami, e l’avanguardia giapponese della moda? Ryan Yasin, una giovane designer, lo ha fatto, grazie a un viaggio in Estremo Oriente e un paio di lauree o diplomi, in ingegneria e arte. Il risultato è Petit Pli, una linea di indumenti fatti di piegature tridimensionali e allungabili, dedicati ai bambini nei loro primi anni di vita. Questi abiti sono costruiti in modo da rispettare l’ambiente ma, soprattutto, non finiscono per alimentare l’enorme mercato dell’usato dei prodotti per neonati, perché crescono insieme ai piccoli per una durata che va dai tre mesi ai tre anni.

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«Mia sorella aveva appena avuto un bambino», dice Yasin alla rivista Smithsonian, «e come regalo gli ho comprato alcuni vestiti, ma nel tempo che ho impiegato a consegnarli, il bambino era già troppo cresciuto per indossarli». Da quel momento, Yasin dice di aver cominciato a immaginare «un oggetto dinamico» che sostituisse «uno statico». I problemi, in fase di progettazione, non sono mancati. Alcuni tessuti non erano adatti agli indumenti elaborati dalla designer, poi, una volta averli realizzati, Yasin si è reso conto che molte mamme non intendevano mettere vestiti sintetici a contatto con la pelle dei propri figli, quindi ha cominciato a focalizzarsi sulla durata e sulla funzionalità, ad esempio rendendoli impermeabili al vento e all’acqua.

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Sin dalla messa a punto, la linea Petit Pli ha ricevuto i primi riconoscimenti. La 24enne Yasin ha vinto il premio James Dyson, dedicato a giovani designer ed è ora in corsa per il contest internazionale che si concluderà in ottobre.

Foto e gif Petit Pli
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