Cose che succedono | Polemiche

Perché tutti stanno parlando della pubblicità con la Venere di Botticelli

Se avete un qualsiasi profilo social, non potete non esservi imbattuti nella pubblicità in cui una Venere di Botticelli “ferragnizzata” (e cioè trasformata in una “virtual influencer” tramite un collage che unisce la testa del dipinto al corpo di una donna umana) accompagna i suoi follower immaginari a scoprire le bellezze dell’Italia: paesaggi, città d’arte, piccoli borghi, tipicità enogastronomiche ecc. «Open to meraviglia», è lo slogan (degno erede di quel VeryBello approvato dall’allora ministro Franceschini per promuovere gli eventi legati a Expo) scelto per questa campagna nata da un’idea del gruppo Armando Testa. Se il video promozionale è agghiacciante, lo sono anche le singole immagini della campagna affissione con la Venere di Botticelli in canotta a righe che mangia la pizza con sullo sfondo il lago di Como oppure in tailleur in una piazza San Marco che sembra creata con un rendering. Qualcuno ha pensato bene di creare anche delle immagini parodia della campagna (non facilissimo distinguerle da quelle vere), in cui si vede la Venere che per sponsorizzare il Salento svuota una cassa di pomodori in un furgone o in cui si mostra il suo profilo Tinder.

La nuova campagna internazionale di promozione turistica del ministero del Turismo ed Enit è stata realizzata con il contributo del dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della presidenza del Consiglio. A presentarla il 20 aprile in una conferenza stampa a Roma è stata la ministra del turismo Daniela Santanché, accompagnata dal vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, dal ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi e dall’amministratrice delegata dell’Enit Ivana Jelinic. Tutto si manifesterà nel profilo Instagram venereitalia23, nel sito Italia.it e nelle altre piattaforme social. Il totale dell’investimento previsto da Enit per la campagna è di nove milioni di euro (il piccolo dettaglio che ha fatto incazzare molti). Sui social la campagna è riuscita a scandalizzare tutti, amanti dell’arte e non: qualcuno ha notato con orrore il nastro tricolore aggiunto alla sua capigliatura, qualcun altro ha fatto notare che la Venere «si veste peggio della Meloni», e c’è anche chi ha condiviso l’opera con la conchiglia vuota scrivendo «se avvicini un orecchio alla conchiglia puoi sentire nitidamente il rumore delle bestemmie di Sandro Botticelli».