Hype ↓
15:11 lunedì 24 novembre 2025
Sul canale YouTube di Friends sono stati pubblicati otto episodi mai visti prima dello spin off dedicato a Joey A vent’anni dalla cancellazione, la sitcom è stata pubblicata tutta quanta su YouTube, compresi gli episodi mai andati in onda.
È morto Udo Kier, uno dei volti più affascinanti e inquietanti del cinema europeo Attore di culto del cinema horror, Kier ha lavorato con tutti i grandi maestri europei, da Fassbinder a Von Trier, da Herzo ad Argento.
Negli Usa il Parmigiano Reggiano è così popolare che un’agenzia di Hollywood lo ha messo sotto contratto come fosse una celebrity La United Talent Agency si occuperà di trovare al Parmigiano Reggiano opportunità lavorative in film e serie tv.
I farmaci dimagranti come l’Ozempic si starebbero dimostrando efficaci anche contro le dipendenze da alcol e droghe La ricerca è ancora agli inizi, ma sono già molti i medici che segnalano che questi farmaci stanno aiutando i pazienti anche contro le dipendenze.
Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Isabella Rossellini ha detto che oggi non è mai abbastanza vecchia per i ruoli da vecchia, dopo anni in cui le dicevano che non era abbastanza giovane per i ruoli da giovane In un reel su Instagram l'attrice ha ribadito ancora una volta che il cinema ha un grave problema con l'età delle donne. 
Da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, le donazioni per Gaza si sono quasi azzerate Diverse organizzazioni umanitarie, sia molto piccole che le più grandi, riportano cali del 30 per cento, anche del 50, in alcuni casi interruzioni totali.
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.

Estetica del “vaccine selfie”

Cosa dicono e cosa provocano in noi le foto di chi si vaccina.

29 Marzo 2021

Marc Jacobs ci è andato in shorts e camicia rosa, cappotto maculato, stivali con la zeppa bianchi e capelli ingelatinati all’indietro: taggati nel post tutti i brand che indossa, da Comme des Garçons a Rick Owens, da Celine a Balenciaga, ma anche Mikimoto e Harry Winston, ovvero i suoi gioielli, e soprattutto a @pfizerinc, giusto per essere chiari. Il suo “vaccine selfie” è uno di quelli di cui tener nota, non solo per la strategica posa di fronte allo specchio (se lo sarà portato dietro?) ma anche per il tag all’infermiera di turno, ché se non altro la pandemia ci ha insegnato ad apprezzare tutti quelli che lavorano in prima linea. Un anno fa li applaudivamo come degli idioti dai balconi in festa (sì, è successo davvero, inutile tentare di rimuoverlo), oggi il personale medico sanitario è diventato, impossibile conoscerne il reale grado di partecipazione emotiva al millesimo che chiede di posare, il compagno indispensabile del post che conta più di tutti, il selfie che grida al mondo io-sono-vaccinato, tutto ricomincia, #blessed ma anche #fuckCovid.

L’inizio è stato tentennante, dopo la fanfara post natalizia sulla più grande campagna europea di vaccinazione di massa (non sta andando benissimo, ma questo è un altro discorso), hanno iniziato timidamente i ministri, quelli della Salute, soprattutto, ma non solo, prima ancora dei capi di stato, c’è stato il francese Olivier Véran che si copriva il capezzolo, il croato Zdravko Marić con una maglietta aderentissima anch’essa degna di nota, il primo ministro greco Kyriakos Mītsotakīs con la camicia abbassata da un lato e il petto esposto. Non abbiamo fatto in tempo a fare della spicciola sociologia sui corpi dei maschi di potere che sull’Europa si è abbattuta la catastrofe mediatica di AstraZeneca (e sulla Lombardia quella del suo governo regionale) e improvvisamente quella che sarebbe dovuta essere l’occasione social dell’anno, il post raccogli-like capace di battere in engagement foto di figli, matrimoni e scatti di famiglia vintage, l’agognata e gioiosa celebrazione della fine dell’incubo, la natura che si riprende i suoi spazi, quell’unico selfie che ci avrebbe unito tutti, chi ha cantato sui balconi e chi no, chi ha fatto il pane e chi no, chi ha seguito le lezioni online di workout e chi no, chi si è tagliato i capelli da solo e chi se li è fatti crescere, chi ha rotto con il proprio partner e chi è sempre stato solo, insomma proprio tutti, si è trasformato invece nell’ennesima occasione di litigio e polemiche.

Tra i post sponsorizzati dello Sputnik su Twitter (ma l’Ema li ha visti quei tweet? E perché i russi hanno pensato alle sponsorizzazioni prima che a presentare il vaccino all’organo preposto? Forse ci conoscono troppo bene), c’è chi chiede che vengano vaccinati prima i giornalisti, e vabbè andiamo avanti, e chi invece, in thread stellinati moltissime volte, riepiloga l’esperienza, spesso orrenda, di vaccinare il proprio genitore anziano o malato, tra ritardi e intoppi burocratici. La macchina è lenta, gli italiani sono spaventati, AstraZeneca è diventato un insulto, bisogna saperne di fasi della produzione e ordini che non siano quelli fatti su Amazon, così come di tempi di consegna e regolamentazione dei brevetti, l’ha detto anche Draghi, non proprio la cosa più semplice di questo mondo, fatto sta che dalle nostre parti il vaccine selfie è materiale incendiario, in linea teorica è ok se sei immunodepresso (li vaccinassero, poi) e non tanto ok se sei un professore universitario, ma non è ok nemmeno se sei Liliana Segre, e finisce che il dibattito è monopolizzato da Andrea Scanzi, così diventa chiaro a tutti che questo Paese non ce la farà mai. 

In America, manco a dirlo, il problema non si pone. A fine dicembre il New Yorker già pubblicava una striscia satirica intitolata proprio “Dreaming of my vaccination day” – “ci penso sin da quando ero giovane, a marzo scorso, quando succederà? Cosa mi metterò? I miei amici si vaccineranno prima di me?” – e ora i vaccine selfie sono sdoganati, postati a migliaia, anzi che dico milioni, che a guardarli dall’Europa, dove Pfizer-BioNTech è come la polvere di His Dark Materials, sembrano un miraggio, un’allucinazione, un’americanata. Slate ha fatto un’accurata classifica di 58 selfie scattati da celebrity e personalità pubbliche dopo aver ricevuto la propria dose: al primo posto c’è l’eroina nazionale Dolly Parton (quando’è il turno di Orietta Berti?), al secondo Ian McKellen con il pollice alzato, al terzo Vera Wang con una t-shirt con su scritto “Vera Wang”, solo al quarto Isabella Rossellini che forse il vaccino se l’è fatto in una Spa ma è comunque bellissima, Marc Jacobs è sesto, Jane Fonda tredicesima, Alexandria Ocasio-Cortez diciassettesima, il Dalai Lama solo 33esimo e questa sembra un  po’ un’ingiustizia. I Biden nella foto ufficiale risultano un po’ rigidini, un po’ lo è anche Kamala Harris, Michelle Obama invece la solita sgamata: ricci al naturale e una semplice maglietta bianca, quella cosa lì le viene sempre bene. Maya Kosoff ha scritto sul Washington Post che i vaccine selfie vanno bene, che non sono segno di narcisismo ma piuttosto di speranza, per una volta teniamoci i rimbrotti per noi. E in effetti, quando su Instagram compare l’amica dottoressa che non postava da mesi con la sua foto dopo il vaccino, un po’ di gioia è facile provarla: non è andato tutto bene, anzi proprio il contrario, ma forse il giorno in cui ne saremo fuori (Lombardia permettendo) non è poi così lontano.

Articoli Suggeriti
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet

Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.

Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking

L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.

Leggi anche ↓
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet

Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.

Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking

L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.

Vangelo e integratori, social pieni e messe vuote: l’ascesa dei preti influencer

Già durante il Conclave abbiamo visto come il cattolicesimo stia diventando un trend. Adesso assistiamo anche al successo del prete influencer, figura chiave nella diffusione del churchcore.

Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale

Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.

Jeff Bezos ha appena lanciato Project Prometheus, la sua startup AI che vale già 6 miliardi di dollari

Si occuperà di costruire una AI capace poi di costruire a sua volta, tutta da sola, computer, automobili e veicoli spaziali.

Vine sta per tornare e sarà il primo social apertamente anti AI

Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha deciso di resuscitarlo. A una condizione: sarà vietato qualsiasi contenuto generato con l'intelligenza artificiale.