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A causa della crisi climatica un ghiacciaio in Svizzera è collassato e ha distrutto un intero villaggio Il sistema di monitoraggio ha permesso di evacuare per tempo il paese, ma il disastro di Blatten potrebbe ripetersi presto.
Maria Grazia Chiuri lascia la direzione creativa di Dior Dopo la collezione Cruise presentata a Roma due giorni fa, la stilista romana e la Maison francese si separano definitivamente dopo 9 anni.
Elon Musk ha lasciato il Doge ma assicura che è ancora il migliore amico di Donald Trump I due hanno bisticciato un po' nell'ultimo periodo, quindi Musk ne ha approfittato per rassicurare i fan suoi e di Trump.
Il produttore di Popeye di Robert Altman ha detto che quello è stato senza dubbio il film più incocainato di sempre Secondo Barry Diller, Ceo di Paramount all'epoca delle riprese, così tanta droga sul set di un film non si è mai vista.
Il caso dell’imprenditore italiano rapito e torturato a Manhattan somiglia sempre di più a un film horror Adesso si è consegnato alla polizia un secondo rapitore-torturatore, che ha confermato tutto quello che ha raccontato Michael Valentino Teofrasto Carturan.
Per andare a studiare negli Stati Uniti adesso bisognerà fare attenzione anche a quello che si posta sui social Lo ha deciso il governo, che ha sospeso l'emissione di tutti i visti per gli studenti in attesa di "certificarne" i profili social.
La distribuzione dei primi aiuti umanitari a Gaza è stata una tragedia (annunciata) Tre morti, 46 feriti, sette dispersi a Rafah, durante la distribuzione dei tanto attesi aiuti dopo mesi di assedio dell'Idf.
La serie di Harry Potter ha trovato i nuovi Harry, Hermione e Ron Dominic McLaughlin, Arabella Stanton e Alastair Stout sono stati scelti tra gli oltre 30 mila ragazzini che hanno partecipato al casting negli scorsi mesi.

“L’urlo” di Munch è il quadro perfetto per quest’epoca, secondo il Guardian

16 Gennaio 2019

In vista dell’inaugurazione ad aprile della mostra Edvard Munch: Love and Angst al British Museum, il Guardian ha ripercorso le tappe che hanno reso “L’urlo” una delle opere d’arte più note in assoluto. La tesi del quotidiano è che, a differenza di altri capolavori, il dipinto in questione sia il simbolo più appropriato degli attuali sconvolgimenti politici, sociali, tecnologici, capace insomma di interpretare lo Zeitgeist. Anche Hugo Chapman, responsabile del dipartimento del museo che ospiterà le tavole di Munch, è convinto della sintonia fra “L’urlo” e le ansie odierne. Secondo il Guardian, questo “culto” collettivo sarebbe iniziato nel febbraio del 1994, quando l’originale fu rubato nella National Gallery di Oslo; un caso risolto in pochi mesi, che però contribuì ad aumentare il buzz intorno all’opera, come del resto il furto della seconda versione, anch’essa poi recuperata. Dagli anni Novanta, “L’urlo” è entrato nell’immaginario collettivo, accompagnando il cambiamento in negativo degli umori generali, specialmente dopo l’11 settembre, quando il soggetto della tela diventò una sorta di icona per racchiudere le nostre principali paure. Alla sua fama hanno nel tempo contribuito dinamiche eterogenee: dal successo dell’horror Scream, in cui il killer indossava una maschera bianca ispirata al quadro, alle pubblicità di una catena di pub britannica, dal merchandising a tema dell’artista-imprenditore Robert Fishbone alla celebre emoji della faccina spaventata, onnipresente nei messaggi su social network e non; di recente, il dipinto è stato associato a eventi di grande rilevanza, su tutti l’elezione alla Casa Bianca di Trump nel 2016, commentata dal fumettista Peter Brookes con la vignetta del giuramento del presidente, salutato da una folla di persone simili in tutto e per tutto a “L’urlo”.

Del resto, la stessa realizzazione dell’opera fu accompagnata da stati d’animo dirompenti: già nel 1892, la tela “Sick Mood at Sunset. Despair” di Munch presentava le stesse caratteristiche (colori accesi, il sentiero affacciato sul fiordo, il parapetto, le due figure allungate sulla sinistra) poi accentuate nelle quattro versioni di “Skrik” (titolo originale del quadro), con l’aggiunta della figura urlante in primo piano; disegni ispirati alle sensazioni vissute dall’artista, che in seguito avrebbe parlato di «un grande urlo infinito che pervadeva la natura». Una rappresentazione plastica di un senso quasi opprimente di angoscia e disperazione, dunque, e l’articolo ricorda come la miglior arte sia proprio quella catartica, in grado di «riconnetterci con esperienze demoniache ed estatiche che sfidano la noia del mondo».

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