La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.
Un libro che diventa una mostra

Cristalli Sognanti, capolavoro della fantascienza di Theodore Sturgeon, pubblicato negli Stati Uniti nel 1950 e poi ristampato e tradotto in molti Paesi e molte edizioni, ha ispirato una “mostra narrativa”, che tenta di fare dialogare diverse discipline artistiche. L’idea è di far muovere il visitatore nello spazio della galleria come se si muovesse in un testo narrativo «con la sospensione di incredulità tipica della fiction e la partecipazione analitica e personale che caratterizza la fruizione dell’arte». La mostra, curata da Gianluigi Ricuperati, s’intitola So Much More than the Sum of its Tropes e ha aperto giovedì 24 settembre alla Norma Rangione Gallery di Torino. Opere di: Antonia Carrara, Raphael Danke, Fabian Marti, Nucleo, Elisa Sighicelli, Michael E. Smith. Progetti di: Enzo Mari, Patricia Urquiola, Richard Wentworth con 6a architects.


La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.