È uno dei giovani festival più interessanti degli ultimi anni, perché mescola arti visive e cinema e ha un programma tanto selezionato quanto “estremo”. Ne abbiamo parlato con Sam Stourdzé, direttore dell’Accademia di Francia in Italia, che del festival è l’organizzatore.
Un libro che diventa una mostra

Cristalli Sognanti, capolavoro della fantascienza di Theodore Sturgeon, pubblicato negli Stati Uniti nel 1950 e poi ristampato e tradotto in molti Paesi e molte edizioni, ha ispirato una “mostra narrativa”, che tenta di fare dialogare diverse discipline artistiche. L’idea è di far muovere il visitatore nello spazio della galleria come se si muovesse in un testo narrativo «con la sospensione di incredulità tipica della fiction e la partecipazione analitica e personale che caratterizza la fruizione dell’arte». La mostra, curata da Gianluigi Ricuperati, s’intitola So Much More than the Sum of its Tropes e ha aperto giovedì 24 settembre alla Norma Rangione Gallery di Torino. Opere di: Antonia Carrara, Raphael Danke, Fabian Marti, Nucleo, Elisa Sighicelli, Michael E. Smith. Progetti di: Enzo Mari, Patricia Urquiola, Richard Wentworth con 6a architects.


È uno dei giovani festival più interessanti degli ultimi anni, perché mescola arti visive e cinema e ha un programma tanto selezionato quanto “estremo”. Ne abbiamo parlato con Sam Stourdzé, direttore dell’Accademia di Francia in Italia, che del festival è l’organizzatore.