Un volto appare nel cielo. Nessuno se lo sa spiegare, se non nuovi profeti di speranza o distruzione. Un libro che mostra il caos che, da un momento all'altro, potrebbe spalancarsi.
Uno scrittore giapponese mascherato che faceva strani video su YouTube sta avendo un notevole successo in Regno Unito
Dire che è un video inquietante è un eufemismo. E non stiamo parlando di quello con gli asparagi che diventano dita, nemmeno della scultura di orecchie rotanti. Parliamo del più famoso, in cui indossa la sua solita tutina nera e la maschera di cartapesta bianca e, con una voce modificata per sembrare quella di una bambina, parla al telefono con un uomo interrogandolo a lungo sulla piantina di una casa in cui c’è qualcosa che non torna. Il video, sottotitolato in inglese, si chiama “Mysterious Story of Real Estate”, è apparso su YouTube nel 2020 e ha accumulato finora 24 milioni di visualizzazioni. «Dovresti trasformarlo in un romanzo», pare gli abbiano suggerito nei commenti e Uketsu, questo il nome d’arte del protagonista di questa storia, ha eseguito, e il libro è diventato un best-seller, come i successivi che ha scritto. L’anno scorso i primi tre romanzi nella Top 10 dei libri più venduti in Giappone erano firmati da lui.
Il Guardian l’ha intervistato in occasione della pubblicazione del suo primo libro tradotto in inglese, Strange Picture, disponibile sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti. Il romanzo è composto da quattro storie che inizialmente sembrano scollegate, ma in realtà sono legate da un mistero che si svela a partire da una serie di disegni, due dei quali realizzati da bambini (il trauma infantile è al centro della storia), che funzionano come indizi. Uketsu è un po’ come Elena Ferrante: nessuno sa chi sia, tranne, come dice lui, «una trentina di persone». Quando ha postato i suoi primi video lavorava in un supermercato. A giudicare dalla voce, scrive il giornalista del Guardian, sembra abbia intorno ai trent’anni, ma è solo una supposizone perché non ha voluto rivelare neanche la sua età.
Il giornalista ci parla del suo nuovo libro, Bestiario artico, in cui usa gli animali del Polo Nord per collegare i diari di esplorazione del XVI secolo con le trasformazioni ambientali, geopolitiche e culturali del presente.
La miniserie in quattro parti, presentata a Venezia e appena arrivata su Netflix, non dà la caccia a un colpevole né prova a risolvere il mistero. Si concentra sulla confusione, l'angoscia, la violenza e sulle vittime, soprattutto le donne.