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In Messico Uber ha sospeso 240 account di persone sospettate di avere il Coronavirus
L’epidemia di Coronavirus continua a diffondersi: secondo i dati ufficiali si registrano al momento oltre 17mila casi di infezione e circa 360 decessi nel mondo. Tra i Paesi a non aver ancora riportato danni c’è il Messico, che negli ultimi giorni è stato però teatro di uno dei numerosi provvedimenti assunti da aziende e autorità per prevenire il contagio. Proprio in Messico, infatti, Uber ha deciso di sospendere temporaneamente gli account di 240 utenti che nelle ultime settimane avevano viaggiato tramite il servizio di car sharing.
Come riporta Gizmodo, alle persone bloccate l’azienda californiana avrebbe inviato un breve messaggio di scuse: «Per la vostra sicurezza e per la sicurezza degli altri», si legge, «il tuo account non potrà al momento essere usato per richiedere corse». Sempre nel messaggio viene spiegata dettagliatamente la ragione del blocco. All’origine di tutto ci sarebbe l’utilizzo di Uber da parte di una persona che avrebbe contratto il Coronavirus, viaggiando recentemente con due autisti trovati tramite l’app. Per tutelarsi, quindi, l’azienda è risalita ai contatti di tutti i passeggeri che, a partire da quel momento, hanno usufruito del servizio con i due autisti coinvolti. Nel messaggio inviato ai suoi utenti, Uber ha inoltre inserito una postilla, aggiungendo il contatto della Unidad de Intelligencia Epidemologica y Sanitaria (Uies), un dipartimento del Ministero della Sanità messicano, da interpellare nel caso si sospettasse di aver contratto il virus.

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