Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Minuto per minuto
Il cambio nei rapporti di forza tra medium di massa e fonti alternative ha prodotto un surplus di informazioni. Come cambia il flusso.

Com’e sono cambiate le notizie nell’era dei social media? Quanto peso hanno ancora i canali informativi tradizionali, di fronte all’avanzare delle breaking news che sfrecciano su Twitter? Il cambio nei rapporti di forza tra medium di massa e fonti alternative ha prodotto un surplus di informazioni con cui dobbiamo imparare a relazionarci.
Per discutere del ruolo delle news all’epoca del boom delle fonti, Studio in Triennale ha chiamato a raccolta quattro icone dei cosiddetti “old media” (che saranno anche old ma godono di buona salute, eccome). L’appuntamento è fissato per sabato 25 maggio alle 18,30.
Filippo Sensi, vice-direttore di Europa, titolare del blog di comunicazione politica Nomfup. Scrive, fra gli altri, per Studio e La Lettura.
Simone Spetia è un giornalista e presentatore radiotelevisivo. Conduce #Votantonio e Nove in punto su Radio24. Ha lavorato anche per il Sole 24 Ore, il Tg5 e l’Ansa.
Daniele Bellasio è un giornalista, già vicedirettore esecutivo del Foglio. Oggi lavora al desk centrale del Sole 24 Ore, di cui è social media editor.
Paola Peduzzi giornalista, si occupa di esteri per Il Foglio.
Piero Vietti, responsabile del sito del Foglio, è fra i fondatori di Good Morning Italia.
A proposito, trovate qualche pezzo interessante scritto da loro, più qualche altra riflessione del ruolo dei media, qui.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.