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Nel primo teaser del nuovo Scrubs c’è la reunion di (quasi) tutto il cast originale J.D., Turk, Elliot e anche il dottor Cox al Sacro cuore dopo 15 anni, invecchiati e alle prese con una nuova generazione di medici. Ma c'è una grave assenza che i fan stanno già sottolineando.
Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.
È morto Jimmy Cliff, l’uomo che ha fatto scoprire il reggae al mondo Aveva 81 anni e senza di lui non sarebbe esistito il reggae per come lo conosciamo oggi. Anche Bob Marley deve a lui il suo successo.
Gli elettori di Ompundja, Namibia, sono così contenti del consigliere regionale Adolf Hitler Uunona che lo rieleggeranno Si vota il 26 novembre e il politico dallo sfortunato nome è praticamente certo di essere rieletto nel consiglio regionale dell'Oshana.
Edoardo e Angelo Zegna: la quarta generazione della famiglia Zegna diventa Co-Ceo del brand Ermenegildo Zegna, nipote del fondatore del marchio, si sofferma sull'importanza come leader del guardare avanti impegnandosi a formare la prossima generazione di leadership

In Turchia c’è una città fantasma che sembra uscita da un film dello Studio Ghibli

23 Luglio 2021

Se dallo storico villaggio ottomano Mudurnu, nella Turchia del Nord, dovessimo imboccare la via della Seta per qualche chilometro, capiteremmo in una città chiamata Burj Al Babas. L’effetto è dirompente, perché se nelle strade e nelle località attraversate per arrivarvi le casette sono tutte antiche e un po’ in rovina, fatte di pietra e mattoni, a Burj Al Babas le abitazioni non hanno più di 10 anni e sono praticamente dei piccoli castelli con torretta: se non fosse per una questione di tempistiche, si potrebbe ipotizzare che lo Studio Ghibli ci si sia ispirato per un suo film. Le case sono tutte identiche, tutte con tre piani, intonaco bianco e tetto nero, uguali anche nel fatto che nessuna di queste sia abitata. In realtà, sono solamente delle facciate, degli scheletri senza nulla al proprio interno.

Non abita nessuno a Burj Al Babas, che è a tutti gli effetti una città fantasma, dove l’unico dettaglio ad essere fuori posto sono giusto i cantieri dei lavori, perché sulle 732 casette previste (più un enorme centro commerciale) per ora se ne contano solo 587, che però da anni nessuno sta continuando a costruire. Colpa di una pessima gestione finanziaria del gruppo Sarot Properties Group, spiega Atlas Obscura, che nel 2014 aveva visto nelle fonti termali vicino a Mudurnu un ottimo investimento per costruirci hotel e ville di lusso, come avevano già fatto in altre città della Turchia. Una costruzione poi interrotta nel 2018, a seguito del crollo della lira turca e conseguentemente del mercato immobiliare: così il gruppo Sarot è stato costretto a dichiarare la bancarotta.

Burj Al Babas, courtesy of ALTAN/AFP via Getty Images

Burj Al Babas, courtesy of ALTAN/AFP via Getty Images

Burj Al Babas, courtesy of ALTAN/AFP via Getty Images

È dall’inizio dei lavori che un’urbanista della zona, Ayse Ege Yildirim, si è opposta alla costruzione di Burj Al Babas, che ha chiamato «un ecomostro», perché in conflitto con i suoi ideali in architettura: «Hanno progettato qualcosa che pensavano sarebbe piaciuto ai loro clienti ricchi, senza occhi di riguardo per il disastro che avrebbero creato nella storia di Mudurnu», ha spiegato ad Atlas Obscura. Ora, a distanza di anni, sembra esserci futuro per Burj Al Babas, da quando quest’anno il progetto è stato acquisito dalla Nova Group Holdings, una multinazionale che ha promesso di continuare i lavori e di renderla «un po’ meno kitch», rimuovendo ad esempio qualche casa in eccesso.

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