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01:27 martedì 21 ottobre 2025
La prima serie tv tratta dal Signore delle mosche l’ha realizzata Jack Thorne, il creatore di Adolescence Con la consulenza degli eredi di William Golding, per garantire la massima fedeltà della serie, prodotta da Bbc, ai temi e alle atmosfere del romanzo.
Il figlio del fondatore di Mango sarebbe sospettato nell’indagine sulla morte del padre Lo riportano i quotidiani El Pais e La Vanguardia: la polizia starebbe verificando delle supposte incongruenze nelle dichiarazioni di Jonathan Andic relative alle circostanze della morte del padre Isak.
È morta Sofia Corradi, la donna che ha inventato l’Erasmus “per colpa” della burocrazia italiana Aveva 91 anni e l'idea dell'Erasmus le venne quando in Italia non le furono riconosciuti degli esami universitari fatti negli Usa.
Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali» Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".

Trump si è complimentato con il Presidente della Liberia per il suo inglese, non sapendo che in Liberia l’inglese è la prima lingua

Joseph Boakai, nonostante l'imbarazzo, si è limitato a spiegargli che sì, ha studiato l'inglese nella sua vita.

10 Luglio 2025

Ci sarebbe moltissimo da dire del pranzo di Stato che si è tenuto alla Casa Bianca mercoledì 9 luglio. Da una parte, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Dall’altro, i Presidenti di cinque Paesi: Mohamed Ould Ghazouani della Mauritania, Bassirou Diomaye Faye del Senegal, Brice Clotaire Oligui Nguema del Gabon, Umaro Cissoko Embaló delle Guinea-Bissau e Joseph Boakai della Liberia. Un pranzo piacevolissimo a dire di tutti i partecipanti, in cui Trump ha deliziato i commensali, dicendo che era contento di essere a tavola con i Presidenti di «posti così vitali, con molti terreni di valore, grandi risorse minerarie, vasti giacimenti petroliferi e abitati da persone stupende». A ognuno la libertà di decidere se il fatto che in questo elenco le persone stupende arrivino alla fine sia il modo di Trump di esporre le sue priorità.

Come se questo momento non fosse già sufficientemente imbarazzante, Trump ha poi pensato di coinvolgere il Presidente della Liberia Boakai in un surreale scambio, diventato già notizia e meme. Stupito dal fluente inglese di Boakai, Trump ha deciso di indagare: «Dove ha imparato a parlare così bene? Dove? Ha studiato? Ma dove?», ha insistito una, due, tre volte il Presidente americano. Evidentemente in imbarazzo, Boakai si è limitato a rispondere che sì, ha studiato. Ma Trump voleva saperne di più: «E dove? In Liberia?», ha chiesto. Sì, ha risposto ancora una volta Boakai. Finalmente soddisfatto, Trump ha chiosato che «c’è gente a questo tavolo che non parla così bene, nemmeno lontanamente».

Per quanto eloquente possa essere Boakai, tutti gli osservatori non hanno potuto evitare di sottolineare come quella di Trump sia una gaffe piuttosto grave: la lingua ufficiale della Liberia è, infatti, l’inglese. Quindi sì, Boakai l’ha imparata e studiata, come tutti gli esseri umani nella loro vita imparano e studiano la propria lingua madre. In più, come spiegato da Natalie Allison sul Washington Post, la Liberia è una nazione con un fortissimo legame storico-culturale con gli Stati Uniti: fu fondata nel 1822 da afro americani, sia schiavi che liberi, sotto la spinta della American Colonization Society, un’organizzazione che sosteneva che gli afro americani avrebbero vissuto meglio se fosse stata loro concessa la possibilità di tornare in Africa. Nel 1847 la Liberia è uno Stato indipendente. E da allora ha l’inglese come lingua ufficiale.

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