Un libro come Stato di sogno di Eric Puchner (Fazi editore) dimostra che le storie di famiglie e di matrimoni hanno sempre un grande potere letterario, nonostante siano istituzioni malconce.
È uscito il primo trailer del Frankestein di Guillermo Del Toro, in cui il mostro di Frankenstein però a malapena si intravede
Il film arriverà nei cinema italiani in distribuzione limitata il 22 ottobre, per poi approdare su Netflix il 7 novembre.

Arriverà nei cinema italiani in distribuzione limitata il 22 ottobre, per poi approdare su Netflix il 7 novembre Frankestein, il nuovo film di Guillermo Del Toro. Si tratta di un adattamento molto personale del classico di Mary Shelley, un film che il regista messicano sognava di girare da quando era ragazzino e che ha inseguito per trent’anni.
Nel vediamo Christoph Waltz, Mia Goth al fianco della Creatura di Jacob Elordi, il mostro al quale dà vita il dottor Frankestein interpretato da Oscar Isaac. Potrà sembrare strano, ma proprio il protagonista Elordi è stato l’ultimo a unirsi al cast. Per mesi, infatti, Del Toro ha lavorato al mostro assieme a Andrew Garfield, ma poi l’attore ha dovuto abbandonare il progetto a causa di un agenda lavorativa troppo fitta che gli rendeva impossibile garantire la sua presenza sul set per tutto il tempo necessario. Così, dopo avere lavorato per anni al look della Creatura – che nel filmato appena s’intravede – con in mente Garfield, Del Toro ha dovuto ridisegnare tutto quasi da capo, reinventare il mostro con la corporatura e il volto di Elordi, sfruttando la sua considerevole altezza per renderla ancora più imponente e sinistra. Ogni giorno Elordi si è dovuto sottoporre a circa dieci ore di trucco per entrare nel personaggio, fatto che aiuta a capire anche perché Garfield sia stato costretto ad abbandonare il film: non tutti gli attori si possono permettere tempi di lavorazione e riprese così lunghi, soprattutto tra i cosiddetti A lister come Garfield.
Accolto abbastanza tiepidamente alla Mostra del cinema di Venezia, Frankestein si preannuncia già come uno dei contendenti per gli Oscar più tecnici, forte dei costumi suggestivi di Kate Hawley e delle musiche gotiche di Alexandre Desplat.

Molti scrittori e scrittrici del passato erano grandi appassionati di moda: a un certo punto, però, c'è stata una separazione, tanto che oggi può sembrare strano che la moda si interessi alla letteratura, e viceversa. Cos'è successo?

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