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21:43 martedì 18 novembre 2025
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.
Per la prima volta è stata pubblicata la colonna sonora di Una mamma per amica In occasione del 25esimo anniversario della serie, su tutte le piattaforme è arrivata una playlist contenente i migliori 18 brani della serie.
Jeff Bezos ha appena lanciato Project Prometheus, la sua startup AI che vale già 6 miliardi di dollari Si occuperà di costruire una AI capace poi di costruire a sua volta, tutta da sola, computer, automobili e veicoli spaziali.
Le gemelle Kessler avevano detto di voler morire insieme ed è esattamente quello che hanno fatto Alice ed Ellen Kessler avevano 89 anni, sono state ritrovate nella loro casa di Grünwald, nei pressi di Monaco di Baviera. La polizia ha aperto un'indagine per accertare le circostanze della morte.
Vine sta per tornare e sarà il primo social apertamente anti AI Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha deciso di resuscitarlo. A una condizione: sarà vietato qualsiasi contenuto generato con l'intelligenza artificiale.
C’è una app che permette di parlare con avatar AI dei propri amici e parenti morti, e ovviamente non piace a nessuno Se vi ricorda un episodio di Black Mirror è perché c'è un episodio di Black Mirror in cui si racconta una storia quasi identica. Non andava a finire bene.
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.

La vegetariana è stato tradotto male?

26 Settembre 2017

L’anno scorso La vegetariana, il primo libro di Han Kang tradotto in inglese, vinceva il Man Booker International Prize. Il romanzo pubblicato da Portobello Books fece decidere alla giuria, per la prima volta nella storia del premio, di dividere la somma di 50 mila sterline in due, e assegnarne la metà alla traduttrice, Deborah Smith, una ragazza di 28 anni che aveva cominciato a studiare il coreano soltanto 7 anni prima. Kang aveva pubblicato La vegetariana in patria ben 9 anni prima di ricevere il prestigioso premio britannico. In Italia il libro è stato pubblicato da Adelphi, con una copertina bellissima: un’immagine floreale del fotografo giapponese Nobuyoshi Araki (Adelphi ha appena pubblicato anche Atti umani, che parla della strage di Gwangju del 1980).

Adesso il Los Angeles Times ha dedicato un articolo ai grossi dubbi che la traduzione del libro ha generato in Corea del Sud. L’autrice dell’articolo, Charse Yun, definisce la traduzione di Smith decisamente imperfetta. Yun racconta che nel 2007 il romanzo di Kang aveva ricevuto buone reazioni dalla critica ma non era stato letto più di tanto, risultando troppo bizzarro e oscuro per il grande pubblico. Soltanto dopo la vittoria del premio, il libro ha iniziato a diffondersi (anche perché era la prima volta che un’autrice coreana vinceva il Man Booker). Dopo un po’ i media coreani hanno cominciato a segnalare numerosi errori, omissioni e abbellimenti nella traduzione. Uno studioso coreano ha addirittura dichiarato che i lettori inglesi sono stati “traditi”. Ha iniziato a circolare un interrogativo: se la traduzione l’ha tanto modificato, la letteratura coreana può rivendicare la gloria dell’originale?

Come sottolinea Yun, ci sono davvero alcuni errori. Smith confonde “braccio” con “piede” o scambia “un buon appetito” con “un cuoco più che competente”. Occasionalmente, addirittura, confonde i soggetti delle frasi, attribuendo il dialogo e le azioni ai personaggi sbagliati. Ma secondo Yun la questione più grave è l’alterazione stilistica del testo. Smith abbellisce lo stile sobrio di Han con avverbi, superlativi e parole in più. «Non è facile trovare un’analogia adeguata», spiega, «ma immaginate lo stile semplice e contemporaneo di Raymond Carver abbellito con l’elaborata prosa di Charles Dickens». Insomma, il contesto e lo stile sono così diversi che per alcuni sarebbe più corretto definire il lavoro di Smith un adattamento, più che una traduzione.

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