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11:31 giovedì 23 ottobre 2025
Anche quest’anno, il solito Tommaso Debenedetti ha diffuso la solita fake news sull’improvvisa morte del vincitore del Nobel per la Letteratura L'autodefinitosi «campione italiano della menzogna» prosegue così la sua lunga striscia di bufale a tema letterario, stavolta la vittima è László Krasznahorkai.
ChatGPT ha lanciato il suo browser con il quale vuole fare concorrenza a Google Chrome Si chiama Atlas, integra l’AI sin dalla barra di ricerca e aspira a insidiare il primato del web browser più utilizzato al mondo di Chrome.
Per due volte la Rai ha prima annunciato e poi cancellato la trasmissione di No Other Land e non si sa ancora perché È successo il 7 ottobre e poi di nuovo il 21. Al momento, non sappiamo se e quando il film verrà reinserito nel palinsesto.
A causa del riscaldamento globale, per la prima volta nella storia sono state trovate delle zanzare in Islanda Era uno degli unici due posti al mondo fin qui rimasto libero dalle zanzare. Adesso resta soltanto l'Antartide.
È uscita una raccolta di racconti inediti di Harper Lee scoperti nella sua casa di New York dopo la morte Si intitola La terra del dolce domani e in Italia l'ha pubblicata Feltrinelli.
A Teheran hanno inaugurato una stazione della metropolitana dedicata alla Vergine Maria La stazione si chiama Maryam Moghaddas, che in persiano significa proprio Vergine Maria, e si trova vicino alla più grande chiesa della città.
Cercando di uccidere una blatta, una donna in Corea del Sud ha scatenato un incendio in cui è andato distrutto un appartamento ed è morta anche una persona La donna ha usato un lanciafiamme fatto in casa con un accendino e un deodorante spray. La sorte della blatta al momento non è nota.
Si è scoperto che l’AI viene usata anche per produrre poverty porn, cioè immagini piene di stereotipi sulla povertà utilizzate poi nella campagne di sensibilizzazione Si trovano in vendita sulle piattaforme di foto stock, costano poco, non danno problemi di licenza né di consenso: è per questo che sono sempre più diffuse.

La vegetariana è stato tradotto male?

26 Settembre 2017

L’anno scorso La vegetariana, il primo libro di Han Kang tradotto in inglese, vinceva il Man Booker International Prize. Il romanzo pubblicato da Portobello Books fece decidere alla giuria, per la prima volta nella storia del premio, di dividere la somma di 50 mila sterline in due, e assegnarne la metà alla traduttrice, Deborah Smith, una ragazza di 28 anni che aveva cominciato a studiare il coreano soltanto 7 anni prima. Kang aveva pubblicato La vegetariana in patria ben 9 anni prima di ricevere il prestigioso premio britannico. In Italia il libro è stato pubblicato da Adelphi, con una copertina bellissima: un’immagine floreale del fotografo giapponese Nobuyoshi Araki (Adelphi ha appena pubblicato anche Atti umani, che parla della strage di Gwangju del 1980).

Adesso il Los Angeles Times ha dedicato un articolo ai grossi dubbi che la traduzione del libro ha generato in Corea del Sud. L’autrice dell’articolo, Charse Yun, definisce la traduzione di Smith decisamente imperfetta. Yun racconta che nel 2007 il romanzo di Kang aveva ricevuto buone reazioni dalla critica ma non era stato letto più di tanto, risultando troppo bizzarro e oscuro per il grande pubblico. Soltanto dopo la vittoria del premio, il libro ha iniziato a diffondersi (anche perché era la prima volta che un’autrice coreana vinceva il Man Booker). Dopo un po’ i media coreani hanno cominciato a segnalare numerosi errori, omissioni e abbellimenti nella traduzione. Uno studioso coreano ha addirittura dichiarato che i lettori inglesi sono stati “traditi”. Ha iniziato a circolare un interrogativo: se la traduzione l’ha tanto modificato, la letteratura coreana può rivendicare la gloria dell’originale?

Come sottolinea Yun, ci sono davvero alcuni errori. Smith confonde “braccio” con “piede” o scambia “un buon appetito” con “un cuoco più che competente”. Occasionalmente, addirittura, confonde i soggetti delle frasi, attribuendo il dialogo e le azioni ai personaggi sbagliati. Ma secondo Yun la questione più grave è l’alterazione stilistica del testo. Smith abbellisce lo stile sobrio di Han con avverbi, superlativi e parole in più. «Non è facile trovare un’analogia adeguata», spiega, «ma immaginate lo stile semplice e contemporaneo di Raymond Carver abbellito con l’elaborata prosa di Charles Dickens». Insomma, il contesto e lo stile sono così diversi che per alcuni sarebbe più corretto definire il lavoro di Smith un adattamento, più che una traduzione.

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