Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.
Tom Cruise lavorerà con la Nasa per girare il primo film nello spazio
Lo abbiamo visto arrampicarsi e conquistare vette di montagne, lanciarsi da elicotteri e arei in volo, scalare palazzi e fotografarsi sulle cime di torri vertiginose, rigorosamente senza stuntman: che Tom Cruise sia appassionato di sport estremi e si diverta moltissimo a girare in prima persona le scene d’azione dei suoi film lo sapevamo già. Ora, però, l’attore 57enne sembra essersi superato. Come annunciato dall’amministratore della Nasa Jim Bridenstine, la stessa Nasa sta lavorando al primo film girato nello spazio in collaborazione, ovviamente, con Tom Cruise e la SpaceX di Elon Musk.
NASA is excited to work with @TomCruise on a film aboard the @Space_Station! We need popular media to inspire a new generation of engineers and scientists to make @NASA’s ambitious plans a reality. pic.twitter.com/CaPwfXtfUv
— Jim Bridenstine (@JimBridenstine) May 5, 2020
Come ha riportato per primo Deadline, i dettagli del progetto non sono ancora del tutto chiari, ma Bridenstine ha detto che il film si svolgerà a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. SpaceX aveva annunciato a febbraio che lancerà quattro cittadini privati in orbita attorno alla Terra tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, che voleranno nel veicolo spaziale “Crew Dragon”: che Cruise sia uno di loro? In realtà, non sappiamo se ed eventualmente come l’attore parteciperà all’avventura, ma non è difficile immaginarlo alle prese con un programma di preparazione degno di un astronauta pronto per una missione spaziale.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.