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Ed Sheeran si è dato alla pittura e ha provato a imitare Jackson Pollock con risultati abbastanza discutibili Ma almeno si è sforzato di tenere "bassi" i prezzi delle sue "opere": meno di mille sterline a pezzo, che andranno tutte in beneficienza.
Dopo l’ultimo aggiornamento, Grok, l’AI di X, ha iniziato a parlare come un neonazista In una serie di deliranti post uno più antisemita dell'altro, Grok è pure arrivato a ribattezzarsi "MechaHitler".
La novità più vista su Netflix è un documentario su una nave da crociera coi bagni intasati Si intitola Trainwreck: Poop Cruise, è in cima alla classifica negli Stati Uniti ed è popolarissimo anche nel resto del mondo.
Al Festival di Locarno verrà presentato Mektoub, My Love: Parte Due di Abdellatif Kechiche, il film che nessuno ha mai voluto proiettare È già il titolo più atteso del concorso, che andrà a completare una trilogia scandalosa e travagliatissima, e sicuramente scatenerà la polemica.
Cosa dice Lena Dunham di Too Much, la sua nuova serie, che esce domani E, soprattutto, 13 anni dopo Girls. In un lungo profilo su Variety, Dunham ha raccontato cosa ha fatto in questi anni e quanto di lei c'è in questa serie.
Dalle prime recensioni, il nuovo Superman sembra più bello del previsto Dopo le prime stroncature pubblicate per sbaglio, arrivano diversi pareri favorevoli. Su una cosa tutti sembrano d’accordo: David Corenswet è un ottimo Clark Kent. 
Per combattere i deep fake, la Danimarca garantirà ai suoi cittadini il copyright delle loro facce Il governo sta cambiando la legge sul diritto d’autore per proteggere impedire i "furti" di volti, corpi e voci.
I fan di Squid Game hanno odiato il finale della serie e quindi si stanno facendo i loro finali usando l’AI Sui social c'è già chi propone lo Squid Game dei finali di Squid Game, il vincitore diventa quello ufficiale.

L’industria giapponese dei WC ha deciso di semplificarli per aiutare gli stranieri

18 Gennaio 2017

Uno degli elementi di fascinazione onnipresenti nei racconti dei viaggi in Giappone ha poco a che fare col paesaggio e il cibo: la mitologia delle toilette giapponesi, semi-automatizzate o capaci di ogni tipo di prodezza, è tra i punti di interesse imprescindibili dello straniero in visita a Tokyo, tanto da essere ampiamente diventata un luogo comune.

Anche per questo, martedì la Japan Restroom Industry Association, l’associazione delle industrie che producono wc nel Paese dell’est, ha deciso di uniformare i simboli presenti sulle sue toilette. «Fino ad ora le aziende hanno usato pittogrammi che sembravano fare al caso loro», ha fatto sapere l’associazione in una nota, «ma quando i turisti stranieri usano i bagni pubblici di hotel e luoghi panoramici non riescono a comprendere i bottoni».

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Secondo le nuove linee guida, i wc giapponesi del futuro avranno otto simboli corrispondenti ad altrettante «operazioni di base», scrive Gizmodo:  “apertura/chiusura copertura”, “apertura/chiusura tazza”, “sciacquone (grande)”, “sciacquone (piccolo)”, “pulizia dell’ano”, “pulizia della vagina”, “asciugatura” e “stop”. La Japan Restroom Industry Association ha presentato i nuovi simboli standard con la speranza che aiutino a «comunicare la clean toilet culture alle persone di tutto il mondo».

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