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La Sagrada Família è diventata la chiesa più alta del mondo Il posizionamento di una parte della torre centrale sopra la navata ha portato l’altezza della chiesa a 162,91 metri superando i 161,53 della guglia della cattedrale di Ulm, in Germania
A giudicare dai nomi coinvolti, Hollywood punta molto sul film di Call of Duty Un veterano dei film bellici e lo showrunner del momento sono i due nomi chiamati a sdoganare definitivamente i videogiochi al cinema.
Dopo 30 anni di lavori e un miliardo di investimenti, è stato finalmente inaugurato il nuovo, gigantesco museo egizio di Giza Sarà il museo più grande del mondo dedicato a una singola civiltà e punta a rilanciare il turismo in crisi in Egitto.
Le dimensioni del massacro in Sudan sono visibili nelle immagini satellitari Il Paese è devastato dal 2023 da una sanguinosa guerra civile su base etnica scatenata dalle Forze di Supporto Rapido (RSF).
Il colpo più duro all’ex principe Andrea non è stata la revoca del titolo, ma il linguaggio usato nel comunicato ufficiale Gli esperti sono rimasti scioccati dal linguaggio “brutale” utilizzato da Buckingham Palace per annunciare che Andrea non sarà più principe.
L’operazione anti narcos a Rio de Janeiro è stata la più sanguinosa nella storia della città 2.500 agenti delle forze speciali brasiliane hanno attaccato il noto gruppo di narcotrafficanti Commando rosso, provocando 138 morti.
La quarta stagione di The White Lotus sarà ambientata tra Parigi e la Costa Azzurra Saltato l’accordo commerciale con la catena di hotel Four Seasons, HBO sta cercando hotel di lusso vista Senna come set della nuova stagione.
Robert Pattinson ha deciso di diventare un cantante e avrebbe già pronto il suo primo album Un’ambizione che coltivava sin dai tempi di Twilight: due brani della colonna sonora del film li cantava lui.

La “Tinder Horror Story” è la leggenda metropolitana del momento

16 Febbraio 2017

Madeleine Davies ha raccontato su Jezebel una storia che ha ascoltato ormai parecchie volte: è una vicenda molto spiacevole, tramandata oralmente come un mito antico, che di solito comincia nell’hinterland di Boston. Una giovane ragazza, dice la storia, si trasferisce in Massachusetts per iniziare un corso di laurea. Una zia le offre la sua casa in un sobborgo della metropoli, come sistemazione temporanea, in attesa che trovi un posto suo. La zia parte per l’Europa per un anno.

La ragazza – è stato riferito a Davies da una sua amica che giurava che il tutto fosse capitato a «un’amica di un’amica» – inizia a sentire strani rumori nel seminterrato, ma inizialmente attribuisce il fatto al naturale assestamento degli edifici di costruzione più vecchia. I sibili e gli strani suoni però persistono, e alla fine l’inquilina chiama la polizia: al ricevitore trova una persona che la tranquillizza dicendole che probabilmente è soltanto paranoia, ma che per sua sicurezza invierà una pattuglia, tra circa 40 minuti. Nemmeno tre minuti dopo, tuttavia, diverse auto della polizia arrivano sgommando nel cortile della casa; i poliziotti ispezionano la casa e trovano un uomo nel seminterrato, insieme ad alcuni strumenti di tortura. La ragazza lo riconosce come un ragazzo che aveva di recente conosciuto su Tinder, e che riaccompagnandola a casa dopo un appuntamento aveva scoperto che viveva da sola. Viene fuori che il centralino delle forze dell’ordine si era accorto che qualcuno stava origliando la chiamata, e aveva finto da lì in avanti.

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Come tutte le leggende metropolitana, la “Tinder Horror Story” ha tratti tipici: è capitata ad “amici di amici”, non c’è alcuna traccia che sia successa davvero (come l’autrice di Jezebel ha avuto modo di provare), e prende un fatto ordinario – la persona conosciuta su Tinder – per renderlo un thriller angosciante. Davies indica, ironicamente, il fatto che una Millennial usi un telefono fisso invece che il solito smartphone come un «campanello d’allarme» per l’affidabilità della storia; quando l’ha sentita la prima volta, scrive, le è stato assicurato che la malcapitata avrebbe scritto un resoconto della sua terribile esperienza sul magazine Seventeen, ma finora nulla di tutto ciò è stato confermato, né Seventeen ha risposto alle richieste di chiarimenti di Jezebel. Come si diceva, non c’è alcuna prova tangibile a corredo di questa storia, nemmeno in forum e siti specializzati negli aneddoti dell’orrore (come creepypasta), ma negli Stati Uniti è diventata molto popolare.

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