Un volto appare nel cielo. Nessuno se lo sa spiegare, se non nuovi profeti di speranza o distruzione. Un libro che mostra il caos che, da un momento all'altro, potrebbe spalancarsi.
È uscito il primo trailer di The Apprentice, il biopic su Donald Trump
Il tempismo è dei migliori, va detto: nel mezzo del dibattito tra Donald Trump e Kamala Harris è arrivato il primo trailer di The Apprentice, il biopic su Donald Trump diretto da Ali Abassi, presentato in anteprima mondiale allo scorso Festival di Cannes e la cui distribuzione negli Stati Uniti è diventata quasi una questione politica. Netflix, Amazon, Disney+, Apple, Warner Bros, Paramount, Universal, Searchlight, Sony Pictures Classics, Focus, A24, HBO e Lionsgate: The Apprentice è stato offerto a tutti loro e tutti hanno scelto di non prendersi la responsabilità di distribuirlo negli Stati Uniti. Il motivo di questo rifiuto collettivo non è mai stato spiegato davvero, se non con generiche ragioni di strategia commerciale (possibile che tutte queste aziende condividano la stessa strategia commerciale?). Secondo diversi addetti ai lavori, il motivo di questi rifiuti sarebbe in realtà la paura di eventuali ritorsioni da parte di Trump. Ritorsioni legali, ovvero possibili, per quanto strampalate, querele per diffamazione da parte di Trump. Ritorsioni politiche, nel caso in cui le elezioni alla fine le vincesse proprio Trump.
Il giornalista ci parla del suo nuovo libro, Bestiario artico, in cui usa gli animali del Polo Nord per collegare i diari di esplorazione del XVI secolo con le trasformazioni ambientali, geopolitiche e culturali del presente.
La miniserie in quattro parti, presentata a Venezia e appena arrivata su Netflix, non dà la caccia a un colpevole né prova a risolvere il mistero. Si concentra sulla confusione, l'angoscia, la violenza e sulle vittime, soprattutto le donne.
