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Il 26 novembre torna Studio in Triennale
Il tema di quest’anno si ricollega al titolo del numero 52, Ripensare tutto, in cui abbiamo cercato di raccontare come in questo momento storico ci sia bisogno di esplorare nuove idee.
di Studio
Dal 2012 Studio in Triennale è l’appuntamento dal vivo con i nostri lettori per incontrarci, parlare, ascoltare, discutere. Il tema di quest’anno si ricollega al titolo del numero 52, Ripensare tutto, in cui abbiamo cercato di raccontare come in questo momento storico ci sia bisogno di esplorare nuove idee e rimettere mano a concetti consolidati, provando a riscriverli. La crisi climatica, il Covid, la guerra, e prima ancora la metamorfosi antropologica provocata dalla tecnologia, hanno avuto un impatto enorme sulle nostre vite. Siamo in un’epoca di fratture, di incertezze ma anche di potenziali cambiamenti positivi e questo ovviamente si riflette sul nostro modo di pensare e sulla cultura (dalla letteratura alla moda, dal cinema all’arte). Il confronto, l’ispirazione, l’apertura, sono i concetti cardine su cui abbiamo pensato di impostare questa giornata di incontri che si terrà il 26 novembre, come sempre, nel Salone d’onore di Triennale Milano. Seguiranno nei prossimi giorni altri dettagli sul programma. Per restare aggiornato puoi iscriverti alla nostra newsletter.
Studio in Triennale – Ripensare Tutto
Conversazioni sul futuro
Sabato 26 novembre 2022
Triennale di Milano
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ore 11:30
Ripensiamo tutto
Stefano Boeri in conversazione con Giuseppe De Bellis
ore 12:00
Imparare dal futuro
Rossella Cardone, Stefano Pogutz, Michele De Lucchi
modera Giuseppe De Bellis
Ripensare tutto. Questo era il titolo dell’ultimo numero di Rivista Studio. Esortazione o un imperativo, giudicate voi. Fatto sta che negli ultimi anni il mondo è cambiato e sta cambiando sotto i nostri occhi. E questo impone nuovi punti di vista e rivoluzioni copernicane a tutti i livelli. Uno di quelli che il punto di vista suo e di tutti noi ha cercato di cambiarlo ben prima delle ultime evoluzioni è Stefano Boeri, architetto e presidente di Triennale Milano che dialogherà con Giuseppe De Bellis, aprendo il nostro festival, su come è arrivato a un nuovo modo di progettare e quindi di vedere il mondo e su quali sono le nuove sfide in cui si sta misurando. Direttamente collegato a questo dialogo sarà l’incontro successivo in cui Rossella Cardone (Sustainability Director Jaguar Land Rover), Stefano Pogutz (direttore Full time MBA di SDA Bocconi School of Management – Head of Vertical Sustainability, Bocconi for Innovation Sustainability Lab) e Michele De Lucchi (designer e architetto) si confronteranno su come il futuro immaginato e previsto può dettare la direzione delle idee: imprenditoriali, creative, di ricerca.
ore 14:30
Come sta cambiando la moda
Cormio, Vitelli, Magliano
modera Silvia Schirinzi
In questi giorni in cui si rincorrono le speculazioni su quale dei grandi marchi del lusso cambierà direzione creativa, dopo l’annuncio della separazione tra Alessandro Michele e Gucci, e mentre designer che hanno contribuito a ridefinire la moda contemporanea, come Raf Simons, decidono di chiudere i battenti, in Triennale abbiamo invitato alcuni fra i nomi migliori della nuova moda a Milano per discutere sfide, rischi e difficoltà dell’essere stilista oggi. Quali sono le differenze rispetto alla stagione d’oro della moda italiana, quella che ha reso Milano capitale di un certo gusto del vestire? Com’è cambiato il modo in cui si costruisce l’identità di un marchio e la community che ci gira intorno? Quali sono le opportunità offerte dalle piattaforme digitali e quali i limiti? A queste domande cercheremo di rispondere con Jezabelle Cormio, Luchino Magliano e Mauro Simionato di Vitelli, tre esempi di come la moda italiana sia viva e vegeta.
ore 15:30
Il rinascimento delle menti
Edoardo Camurri, Agnese Codignola, Laura Tonini
modera Davide Coppo
Parliamo di Rinascimento Psichedelico per indicare il momento che stanno vivendo le sostanze psichedeliche – Lsd, psilocibina, ma anche Mdma e ketamina – in contrapposizione con il Medioevo del proibizionismo. Le prospettive offerte dalla psichedelia, tornata alla ribalta scientifica e culturale negli ultimi dieci anni, tuttavia, non vanno d’accordo con un mondo improntato alla crescita costante: lo sviluppo di un pensiero olistico, l’allentamento delle gabbie dell’ego, un ritrovato senso della meraviglia potranno cambiare la società, oltre che la medicina? Le prospettive della psicoterapia psichedelica sono definite da molti psichiatri estremamente luminose, e prevedono l’uso di ketamina, Mdma, psilocibina e Lsd. Siamo davvero vicini a una rivoluzione psichedelica? Cosa consideriamo una malattia e cosa no nella società di oggi? A queste domande proveranno a rispondere Davide Coppo con Edoardo Camurri, scrittore, giornalista e conduttore Rai, Laura Tonini, autrice tv, e Agnese Codignola, giornalista e divulgatrice scientifica, autrice di Lsd. Da Albert Hofmann a Steve Jobs, da Timothy Leary a Robin Carhart-Harris: storia di una sostanza stupefacente(Utet Libri).
ore 16:30
La guerra tra noi
Pierre Sautreuil, autore di Le guerre perdute di Jurij Beljaev (Einaudi) in conversazione con Cristiano de Majo
Tra il 2014 e il 2017, Pierre Sautreuil (giornalista, classe 1993) ha coperto il conflitto del Donbass, in Ucraina, dove ha conosciuto Jurij Beljaev, detto il Gatto, tirapiedi tuttofare di Alexander Bednov, il capo del battaglione Batman che combatteva nella Repubblica Popolare di Lugansk contro gli ucraini. Ex-poliziotto di Pietroburgo, Beljaev (all’epoca del libro più che sessantenne: è morto il 18 marzo 2020) era un politico di estrema destra, grande ammiratore di Mussolini e «con qualche riserva» di Hitler, una testa di ponte con i partiti nazionalisti europei, un soldato di ventura, un mercenario nella guerra in Bosnia e un avventuriero nel Donbass. Tra il Gatto e il giornalista parigino ventunenne, «ingenuo e a volte spaventato» (così Sautreuil definisce il se stesso dell’epoca), si stabilisce una lunga frequentazione, uno «strano rapporto fatto di intimità, diffidenza e fascinazione». Considerato il nuovo Limonov, Le guerre perdute di Jurij Beljaev, pubblicato nel 2018 con le edizioni Grasset e uscito da poco in Italia da Einaudi, è un libro-reportage che si legge come un romanzo e che non solo racconta un personaggio emblematico e affascinante della Russia post-sovietica come Beljaev ma che ci fa anche capire cosa è successo in Ucraina negli ultimi dieci anni e quali sono dunque le origini di quello che seguiamo tutti i giorni con ansia e preoccupazione.
ore 17:30
Il mondo scritto dai giovani
Presentazione in anteprima dell’antologia Quasi di nascosto, 12 nuovi autori under 25 (Accēnto edizioni), con alcuni autori e Matteo B. Bianchi, editor
modera Veronica Raimo
Nel mondo dell’editoria italiana la maggior parte degli autori esordienti ha più o meno 30 anni. Ma di cosa scrivono oggi gli scrittori davvero giovani, quelli al di sotto dei 25 anni? E soprattutto, esistono? Ispirandosi all’antologia Under 25 curata da Pier Vittorio Tondelli per Transeuropa, la nuova casa editrice Accēnto edizioni, fondata quest’anno da Alessandro Cattelan e diretta da Matteo B. Bianchi, ha provato a rispondere a questa domanda valutando più di 400 racconti. Il frutto di questo difficile scouting (perché tra i giovanissimi la scrittura sembra quasi essere una pratica segreta) è Quasi di nascosto, 12 nuovi autori under 25, in libreria dal 30 novembre, un’antologia che raccoglie nuovi autori e autrici tra i 17 e i 25 anni, voci nuove che raccontano di adolescenze difficili, transessualità, dislivelli sociali, integrazione razziale, vittime di guerra, ma anche, semplicemente, amici, amori, sesso e speranze. È con alcuni di questi autori e autrici, con l’editor Matteo B. Bianchi e con la scrittrice Veronica Raimo, autrice di uno dei libri di maggiore successo del 2022, Niente di vero, che nell’ultimo incontro della giornata presenteremo l’antologia in anteprima: un altro modo per esplorare nuove idee e nuovi modi per immaginare il futuro.
Main partner Jaguar Land Rover
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