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Nel 2026 OpenAI lancerà una modalità di ChatGPT per fare sexting Sarà una funzione opzionale e disattivata di default, che rimuoverà i limiti attualmente imposti al chatbot sui prompt con contenuti sessuali.
Una ricerca ha dimostrato che la crescita economica non è più legata all’aumento delle emissioni di CO₂ E, di conseguenza, che la transizione energetica non è un freno all'aumento del Pil, neanche nei Paesi più industrializzati.
Reddit ha fatto causa al governo australiano per aver vietato i social ai minori di 16 anni La piattaforma è convinta che la legge anti soci isoli i minorenni e limiti la loro voce politica nella società, fornendo benefici minimi.
La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è piena di turisti ma anche di soldati Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.
Secondo una ricerca, nel 2025 abbiamo passato online più tempo che durante i lockdown Oramai i "vizi" presi durante la pandemia sono diventati abitudini: ogni giorno passiamo online tra le quattro e le sei ore.

Starbucks alla milanese

Il colosso americano (in arrivo in Italia) sceglie Princi, l'iconica panetteria e caffetteria di Milano, come partner globale per le sue nuove Roastery.

14 Luglio 2016

«Ho girato il mondo e sono stato esposto a moltissimo cibo di qualità: nulla per me è minimamente paragonabile alla sensazione di entrare nei negozi milanesi Princi. Erano anni che cercavo l’occasione di lavorare con Rocco Princi, e insieme abbiamo capito che il progetto delle Roastery era quello giusto».

A parlare con Studio è Howard Schultz, presidente e Ceo di Starbucks, il quale, fra le altre cose, aggiunge che Starbucks è inoltre lieta di annunciare «l’apertura di alcuni Princi store in giro per il mondo. Il primo sarà a Seattle, ma ne seguiranno altri. Sempre nel rispetto di ciò che Rocco ha saputo creare».

Sarà la prima volta che si panificherà nei negozi Starbucks, un’evoluzione che non avverrà nei negozi tradizioniali della catena – quelli col celebre logo verde e bianco – ma appunto nelle Starbucks Roastery, il concept con cui il brand di Seattle ha deciso di sbarcare nell’ambito premium e di qualità della caffetteria. Ne esistono già alcune – la prima è stata aperta a pochi metri dal primo Starbucks di sempre, a Seattle ovviamente; altre sono già presenti a Shanghai e a New York – e altre ne sono previste presto. Oltre alle Roastery, Howard annuncia che «dal 2017 debutteranno anche i Reserved Starbucks, un altro concept di negozio che va nella direzione della qualità. Ci siamo resi conto che i nostri clienti vogliono esperienze sempre più uniche e di alto livello; stiamo lavorando in questo senso, da tutti i punti di vista. Non posso anticipare molto, se non che Princi si occuperà della parte di food in maniera esclusiva. Con Rocco, come dicevo, ci studiamo da anni e ci accomunano la passione, la ricerca e la mentalità imprenditoriale. Non vedo l’ora di cominciare».

Una Starbucks sempre più italiana, anzi, sempre più milanese quindi. Come già annunciato svariati mesi fa, il primo Starbucks aprirà infatti prossimamente proprio a Milano. Ed è noto a tutti come l’ispirazione iniziale di Starbucks fossero proprio alcune caffetterie e bar italiani; la partnership con Princi, e le parole che Howard spende per il suo fondatore, non fanno che rafforzare questo legame. Conversando con Studio, Schultz racconta che il primo Starbucks milanese «sarà qualcosa di speciale. Non aspettatevi il tradizionale negozio Starbucks (nel mondo del resto ce ne sono circa 25 mila, in forte crescita; solo in Cina nell’ultimo anno ne sono stati aperti 500); approfitteremo della partnership con Princi per dare vita a qualcosa di nuovo».

La partnership con Princi non è passeggera ne provvisoria, e passa attraverso un investimento di Starbucks – che Schultz non quantifica ma che si direbbe sostanzioso – nella società che controlla il panificio milanese e che, come detto, prevede lo sviluppo del marchio Princi in giro per il mondo.

Appare come la classica situazione vincente per tutti: per Schultz è l’occasione di legare ulteriormente il proprio marchio alla qualità italiana (la sua ossessione sin dall’inizio dell’avventura Starbucks); un’opportunità unica lo è ovviamente anche per Rocco Princi, partito dalla Calabria negli anni Ottanta,oggi titolare di cinque negozi col suo nome a Milano, e pronto a sbarcare nel resto del mondo. Ma è anche un’ulteriore occasione per la città meneghina di espandere la propria fama globale, nonché l’ennesima dimostrazione che quando Milano riesce a legare qualità e capacità imprenditoriale, difficilmente il mondo le resiste.

Nella foto: la prima Roastery a Seattle
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