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06:58 mercoledì 10 dicembre 2025
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.
Per impedire a Netflix di acquisire Warner Bros., Paramount ha chiesto aiuto ad Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi e pure al genero di Trump Lo studio avrebbe chiesto aiuto a tutti, dal governo USA ai Paesi del Golfo, per lanciare la sua controfferta da 108 miliardi di dollari.
Sempre più persone si uniscono agli scream club, cioè dei gruppi in cui invece di andare dallo psicologo ci si mette a urlare in pubblico Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.
Dopo il furto dei gioielli, ora il Louvre è nei guai a causa delle infiltrazioni di acqua e degli scioperi dei dipendenti Le infiltrazioni hanno danneggiato 400 documenti della biblioteca del Dipartimento delle antichità egizie, confermando i problemi che hanno portato i lavoratori allo sciopero.
Le cose più interessanti dei Golden Globe 2026 sono The Rock, i film d’animazione e i podcast Più delle candidature per film e serie tv, queste categorie raccontano come sta cambiando l’industria dell'intrattenimento oggi.
Quentin Tarantino ha detto che Paul Dano è un attore scarso e i colleghi di Paul Dano hanno detto che Quentin Tarantino farebbe meglio a starsene zitto Tarantino lo ha accusato di aver “rovinato” Il petroliere, definendolo «un tipo debole e poco interessante».
Già quattro Paesi hanno annunciato il boicottaggio dell’Eurovision 2026 dopo la conferma della partecipazione di Israele Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno annunciato la loro intenzione di boicottare questa edizione se davvero a Israele verrà permesso di partecipare.
Pantone è stata accusata di sostenere il suprematismo bianco perché ha scelto per la prima volta il bianco come colore dell’anno L'azienda ha spiegato che dietro la scelta non c'è nessuna intenzione politica né sociale, ma ormai è troppo tardi, la polemica è esplosa.

Squid Game era già pronta 12 anni fa ma nessuno voleva produrla

05 Ottobre 2021

La rapida ascesa di Squid Game, che si è classificata al primo posto negli Stati Uniti solo quattro giorni dopo il suo arrivo il 17 settembre, è stata più veloce di qualsiasi altra serie non occidentale sin dalla creazione di Netflix, tanto che, attualmente, è ancora la sua serie più popolare in tutto il mondo (è al primo posto in 90 Paesi, Italia compresa) ed è sulla buona strada per diventare il titolo Netflix più visto di sempre. Eppure Squid Game era già pronto oltre 10 anni fa. Come ha raccontato il regista stesso, Hwang Dong-hyuk, in un’intervista al Korean Times, la serie ha infatti impiegato più di un decennio per essere sviluppata e approvata. Ideata nel 2008 come un lunghissimo lungometraggio e con la sceneggiatura ultimata nel 2009, tutte le case di produzione a cui venne proposta la storia rifiutarono di metterci mano per via della «stranezza e assurdità di una trama tanto sperimentale». L’unica cosa che rimaneva da fare era quindi aspettare il momento giusto (e la piattaforma giusta) in cui vicende tanto violente potessero essere apprezzate da un pubblico più vasto.

«Dopo quasi 12 anni, il mondo è cambiato e storie di sopravvivenza così particolari e violente sono effettivamente accolte da più persone. I giochi della serie per cui i partecipanti impazziscono si allineano con i desideri delle persone di vincere il jackpot, poi con altre cose come le criptovalute, i giochi in borsa, le azioni. Tante persone sono riuscite a entrare in empatia con la storia. Capisco perché non sia stato accettato all’epoca, un momento in cui io stesso ero riluttante a proporlo», ha spiegato il regista. «A questo si aggiunga il fatto che solo recentemente il mondo è riuscito ad apprezzare la cultura sudcoreana, che è passata da Bong Joon-ho a Crash Landing on you ai Bts». Secondo Dong-hyuk, inoltre, storie come quelle di The Hunger Games e Divergent avrebbero spianato la strada per il successo del suo Squid Game. 

Già regista cinematografico di opere acclamante in Corea del Sud, come il film sugli abusi sessuali del 2011 Silenced, il colossal The Fortress del 2017 e soprattutto Miss Granny, uno dei film coreani di maggior successo di tutti i tempi, come ha raccontato a Variety, quando ha ideato Squid Game si trovava in gravissime difficoltà finanziarie, tanto da dover vendere il proprio Pc per far fronte alle spese. «All’epoca passavo molto tempo nei bar a bere e leggere fumetti tra cui Battle Royale e Liar Game. Mi sono chiesto come mi sarei sentito se avessi preso parte a quei giochi terribili. Tutto è nato da lì, anche se in Squid Game mi sono concentrato sull’uso dei giochi per bambini. Il fatto che allora sia stato rifiutato era deprimente, ma è stato meglio così». A proposito di una nuova stagione, ha detto che non è ancora sicuro di farla, almeno non più da solo. Anche perché solo per scrivere i primi due episodi ci ha messo sei mesi.

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