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Negli Usa il Parmigiano Reggiano è così popolare che un’agenzia di Hollywood lo ha messo sotto contratto come fosse una celebrity La United Talent Agency si occuperà di trovare al Parmigiano Reggiano opportunità lavorative in film e serie tv.
I farmaci dimagranti come l’Ozempic si starebbero dimostrando efficaci anche contro le dipendenze da alcol e droghe La ricerca è ancora agli inizi, ma sono già molti i medici che segnalano che questi farmaci stanno aiutando i pazienti anche contro le dipendenze.
Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Isabella Rossellini ha detto che oggi non è mai abbastanza vecchia per i ruoli da vecchia, dopo anni in cui le dicevano che non era abbastanza giovane per i ruoli da giovane In un reel su Instagram l'attrice ha ribadito ancora una volta che il cinema ha un grave problema con l'età delle donne. 
Da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, le donazioni per Gaza si sono quasi azzerate Diverse organizzazioni umanitarie, sia molto piccole che le più grandi, riportano cali del 30 per cento, anche del 50, in alcuni casi interruzioni totali.
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.

La Sfera, una cattedrale dedicata al culto dell’intrattenimento

Frutto di un immenso sforzo ingegneristico e architettonico, è l'inizio di un nuovo modo di vivere eventi, concerti e film possibile solo in una città come Las Vegas.

11 Ottobre 2023

C’è sempre qualcosa da imparare da Las Vegas. Cinquant’anni dopo l’uscita di Learning from Las Vegas, il classico dell’architettura scritto da Robert Venturi, Denise Scott Brown e Steven Izenour, è evidente che molte metropoli del mondo abbiano appreso qualcosa dalla delirante architettura della città del Nevada. Nel 2018 annunciano la costruzione di una nuova attrazione, Sphere, la più innovativa arena del mondo. Un nuovo simbolo attaccato alla Strip di Las Vegas, e al celebre resort The Venetian. All’interno della Sfera si è immersi nel più grande schermo a led del mondo, costato più di due miliardi di dollari. Per costruirla, dalla Germania arriva una gru capace di sollevare materiali pesanti fino a 180 metri di altezza. La gru attraversa l’oceano e poi dalla costa californiana viene portata a Las Vegas da 120 autotreni. La struttura è di calcestruzzo e acciaio, una volta completata la cupola si è passati all’interno, sempre tutto foderato di led. Dopo aver rimandato più volte la fine dei lavori – ci si è messa anche la pandemia – l’inaugurazione è avvenuta il 29 settembre 2023 con il concerto degli U2.

Alta oltre 100 metri, la semisfera è visibile a chilometri di distanza, tra ruote panoramiche e grattacieli di hotel di lusso. Sphere è la perfetta cattedrale della capitale dell’intrattenimento. Nei decenni, Las Vegas è stata considerata la capitale del capitalismo, della speculazione edilizia, la capitale del vizio, del peccato, degli eccessi, territorio di paura e delirio, capitale della crescita incontrollata in mezzo al deserto del Mojave, per alcuni è un sogno per altri un incubo urbano. Tra i devoti della città: Andre Agassi e Steffi Graf, che vivono appena fuori dal centro. Nato al Sunrise Hospital, a tre chilometri dalla Strip, Agassi si considera per tutta la vita un “figlio del deserto”. Insomma, la città è un miraggio americano intriso di nostalgie europee, appena ci si guarda intorno l’occhio può intercettare una gondola veneziana, una Torre Eiffel, qualche elemento gotico o della romanità: tra il Caesars Palace e il Colosseum è impossibile non pensare spesso all’Impero romano. Al Caesars, Agassi sta per vincere la prima partita di tennis contro il padre, che pur di non perdere contro il figlio scappa: sarà il loro ultimo match.

Las Vegas si è sempre distinta per la sua inclinazione verso la cultura popolare, l’eclettismo, un’estetica non elitaria, una città pop per il popolo. Proprio Populous si chiama la società che ha ideato la Sfera: «Siamo una compagnia che cura a 360 gradi l’intrattenimento delle persone, da qui deriva il nostro nome populous (gruppo di persone)», si presentavano così nel 2021 gli architetti dello studio. È la società di architettura più famosa del pianeta nel settore dello sport e dell’intrattenimento. Populous ha costruito oltre mille e trecento stadi nel mondo. Ci sono loro dietro il Climate Pledge Arena di Seattle, dietro alla Mmg Sphere a Londra (ma i residenti si oppongono al progetto), alla Co-Op Live Arena a Manchester (in costruzione). I loro stadi hanno ampiamente superato la dimensione dell’evento sportivo, lo stadio di Wembley, lo Yankee Stadium, il nuovo Tottenham Hotspur Stadium. Luoghi dove vedere partite, certo, ma soprattutto luoghi dove passare il tempo, cenare, divertirsi, fare acquisti, centri culturali capaci di ospitare eventi, concerti, serate, mostre. Diceva Tom Wolfe che le insegne costituivano l’architettura di Las Vegas. Shopping center e immensi alberghi – a forma di piramide, di castelli, di colossi a specchio, tutti con piscine, in comunicazione tra loro dal labirinto di casinò sotterranei – apparivano già decenni fa come i nuovi grandi magazzini della Parigi del XIX secolo, e per questo Las Vegas poteva essere considerata la “Capitale del XX secolo” (è il titolo della postfazione a Learning from Las Vegas scritta da Manuel Orazi).

Sulla Sfera e dentro la Sfera, capace di contenere 20 mila persone, possono essere proiettate immagini, filmati, lungometraggi (ce n’è già uno pensato appositamente per questa nuova modalità di fruizione: Postcard from Earth di Darren Aronofsky) pubblicità, e così il panorama esterno e interno può mutare all’improvviso, catapultare lo spettatore in qualsiasi epoca, in un qualsiasi spazio del pianeta, crepuscoli reali o spianate immaginarie, grazie a video ad alta definizione capaci di ingannare i sensi (i suoni escono anche dal pavimento). La Sfera è ora una Luna che veglia nell’oscurità del deserto, poi una immensa palla da basket sorta nel traffico, poi un occhio sgranato nella notte, una palla da tennis monumentale, una spettrale e sinistra zucca di Halloween, la superficie di Marte, la superficie del nostro pianeta visto dallo spazio, è capace di conformarsi a qualsiasi illusione.

La Sfera è un capolavoro architettonico. Il suo inventore, James Dolan, sostiene che molte altre simili arriveranno in tutto il mondo. Gioco d’azzardo, un’infinita storia di concerti record – da Frank Sinatra a Elvis Presley da Elton John a Lady Gaga – Las Vegas ha stabilito una volta per tutte che le città devono saper essere anche invenzioni ludiche, oasi di spensieratezza, romantici sfondi per momenti di leggerezza. I neon, diventati architettura, l’hanno resa famosa e ora sono all’ombra di questo nuovo sole che illumina tutto. Altre sfere illumineranno altre città. Di luce riflessa. Un bagliore che viene da lì. C’è sempre da imparare da chi non si prende troppo sul serio.

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