Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.
Anche le sex robot ora possono revocare il consenso

Samantha è una sex doll robotica in grado di raggiungere l’orgasmo (o meglio, fingere di raggiungerlo), mostrare eccitazione e reagire quando viene toccata: si tratta probabilmente di una delle sex doll più realistiche mai state create. Recentemente, a una conferenza tenutasi al Life Science Center di Newcastle, Inghilterra, il suo creatore Sergi Santos ha presentato un aggiornamento che la renderà ancora più “umana”. Grazie a un nuovo programma, infatti, Samantha è ora in grado di andare in stand-by se “si sente stanca” ma soprattutto di spegnersi del tutto se viene approcciata dal suo partner con troppa aggressività o irruenza.

Uno dei risultati dell’aggiornamento, racconta Dazed, è stato soprannominato da Santos “dummy mode”, ovvero “modalità manichino”, e trasforma il robot, normalmente molto reattivo, in una bambola senza vita. La modalità dummy, ha spiegato l’inventore, si attiva se Samantha crede di essere toccata in modo troppo aggressivo o irrispettoso. In qualsiasi momento, poi, la donna-robot avrà la possibilità di pronunciare un netto e chiarissimo “no”. Ovviamente, anche se ora potrà revocare verbalmente il suo consenso, la povera Samantha non è ancora in grado di combattere con il suo partner o ribellarsi fisicamente.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.