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14:23 venerdì 24 ottobre 2025
L’azienda che ha prodotto il montacarichi del colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
I dinosauri stavano benissimo fino all'arrivo dell'asteroide, dice uno studio Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.
Nelle recensioni di Pitchfork verrà aggiunto il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.
Trump ci tiene così tanto a costruire un’enorme sala da ballo alla Casa Bianca che per farlo ha abbattuto tutta l’ala est, speso 300 milioni e forse violato anche la legge Una sala da ballo che sarà grande 8.361 e, secondo Trump, assolverà a un funzione assolutamente essenziale per la Casa Bianca.
L’episodio di una serie con la più alta valutazione di sempre su Imdb non è più “Ozymandias” di Breaking Bad ma uno stream di Fortnite fatto da IShowSpeed Sulla piattaforma adesso ci sono solo due episodi da 10/10: "Ozymandias" e “Early Stream!”, che però è primo in classifica perché ha ricevuto più voti.
Sono passati 26 anni dai Soprano e finalmente David Chase si è deciso a fare una nuova serie tv Racconterà la storia del famigerato programma MKUltra della Cia, una serie di angoscianti esperimenti sugli esseri umani per ottenere il "controllo della mente".
A Los Angeles hanno organizzato una proiezione di Bugonia solo per persone pelate o disposte a farsi rasare a zero prima di entrare È anche una maniera per sentirsi vicini a Emma Stone, che per la sua interpretazione nel film ha deciso anche lei di rasarsi a zero.
ATM ha messo online l’archivio delle sue vecchie campagne e sono bellissime I manifesti, i depliant e le locandine di Azienda Trasporti Milanesi riflettono l’evoluzione del costume e della società milanese.

Sky farà una serie sugli 883

15 Luglio 2022

Tra le novità annunciate da Sky durante la presentazione dei palinsesti della prossima stagione c’è una serie (per il momento, si tratta ancora di un working title) intitolata Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La vera storia degli 883. La notizia è stata rilanciata anche da Sydney Sibilia, che la serie la dirigerà: con un post sul suo profilo Instagram, infatti, il regista ha scritto che «C’è un mistero irrisolto da oltre trent’anni. Stiamo provando a trovare il colpevole», pubblicando anche la prima immagine promozionale della serie: un telo bianco, uno di quelli che si usano per coprire i cadaveri su una scena del crimine, da sotto il quale spuntano due dita ammantate nel rosso del costume dell’Uomo Ragno. Per il momento non c’è ancora una data d’uscita: nell’immagine pubblicata da Sibilia si legge solo che la serie sarà prossimamente su Sky.

https://www.instagram.com/p/CgAI8Glq7iG/

Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La vera storia degli 883 sarà un biopic, un dramedy che racconterà la storia di Max Pezzali e Mauro Repetto, dalla fondazione fino allo scioglimento di una delle band che hanno segnato un’epoca della musica pop italiana. La serie andrà in onda sia su Sky che sulla piattaforma streaming NOW e sarà co-prodotta da Sky e da Groenlandia. La sceneggiatura è stata affidata, oltre che a Sibilia (sarà la prima volta che il regista di Smetto quando voglio e Lincredibile storia dell’Isola delle Rose si dedica alla tv), anche Chiara Laudani, Francesco Agostini e Giorgio Nerone. Nella sinossi ufficiale della serie si legge che «Max Pezzali e Mauro Repetto, meglio conosciuti come gli 883, contro ogni aspettativa hanno cambiato la musica italiana degli anni ’90. Gli adolescenti Max e Mauro sono degli sfigati a detta di tutti. Quando però iniziano a scrivere canzoni insieme queste diventano immediatamente delle hit, sorprendendo tutti, in primis loro stessi, e rendendoli icone che ancora oggi fanno cantare ed emozionare generazioni di fan».

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