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01:29 sabato 20 dicembre 2025
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

È finita l’era delle scarpe con i lacci?

26 Marzo 2018

A giudicare dai modelli sul mercato, il futuro delle sneakers sembra essere completamente privo di lacci. Business of Fashion ha riportato un articolo che uscirà sul prossimo numero di Fantastic Man, un’evoluzione del footwear che da sempre ha cercato scorciatoie alle stringhe da allacciare a mano. Da quando nel 1989 uscirono le Reebok Pump – le prime scarpe da ginnastica ad avere un meccanismo di gonfiaggio interno attorno alla caviglia – la tecnologia non ha più smesso di cercare soluzioni automatiche per la chiusura delle scarpe.

I frequenti cambi di direzione nel campo dello sneaker design, ha detto BoF, ci suggeriscono che le scarpe stanno diventando sempre meno qualcosa da indossare e sempre più una parte del corpo. L’innovazione, iniziata con il sistema di chiusura tessile ideata da Velcro, ha sfornato nel tempo zip, strap, bottoni e magneti già incorporati nelle scarpe. Alcuni prodotti hanno avuto un discreto successo (le Puma Disc o le Reebok InstaPump Fury, in continua produzione dagli anni ’90) mentre altri modelli visionari non hanno avuto la stessa fama (come le Nike Kukini o le Adidas HUG).

C’è ancora chi dice, però, che i lacci sono indispensabili. Daniel Bailey, footwear designer e fondatore di ConceptKicks, ha sottolineato che gli standard funzionano ancora bene tra il pubblico. «In sostanza, i lacci sono esteticamente e culturalmente troppo importanti per sparire», ha detto Bailey. Ma i brand stanno facendo di tutto per rendere le scarpe ergonomiche e al passo con l’automazione. Tra gli ultimi esempi ci sono le Nike HyperAdapt (nell’immagine), che l’articolo descrive come un incrocio tra «un impressionante trucco magico e un misuratore di pressione futuristico». Con l’attivazione, la scarpa si contrae intorno al piede, chiudendosi da sola.

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