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Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.
È morto Jimmy Cliff, l’uomo che ha fatto scoprire il reggae al mondo Aveva 81 anni e senza di lui non sarebbe esistito il reggae per come lo conosciamo oggi. Anche Bob Marley deve a lui il suo successo.
Gli elettori di Ompundja, Namibia, sono così contenti del consigliere regionale Adolf Hitler Uunona che lo rieleggeranno Si vota il 26 novembre e il politico dallo sfortunato nome è praticamente certo di essere rieletto nel consiglio regionale dell'Oshana.
Edoardo e Angelo Zegna: la quarta generazione della famiglia Zegna diventa Co-Ceo del brand Ermenegildo Zegna, nipote del fondatore del marchio, si sofferma sull'importanza come leader del guardare avanti impegnandosi a formare la prossima generazione di leadership
Dopo la vittoria del Booker, le vendite di Nella carne di David Szalay sono aumentate del 1400 per cento  Nel gergo dell'industria letteraria si parla ormai di Booker bounce, una sorta di garanzia di successo commerciale per chi vince il premio.

Perché il sangue blu di alcuni granchi viene usato per trovare i vaccini, anche per il Covid

10 Luglio 2020

Sapere che la medicina moderna dipenda ancora dal sangue di un bizzarro e raro animale acquatico per verificare la presenza di batteri nei vaccini, è una bellissima lezione per chi crede nel progresso del mondo, ignorando come la biotecnologia faccia ancora affidamento su elementi della natura. Per decenni, le compagnie farmaceutiche hanno usato infatti un componente nel sangue del limulo – chiamato dagli anglofoni horseshoe crab, «granchio a ferro di cavallo» – per testare medicinali iniettabili, compresi i vaccini: sta accadendo anche per quello contro il Coronavirus.

Come spiega la Bbc, «i limuli hanno 10 occhi, esistono da più di 300 milioni di anni e usiamo il loro sangue blu pallido per provare a salvarci la vita. Non è fantascienza, ma semplicemente una “vecchia” scienza molto utile». Per riuscirci, ogni anno centinaia di migliaia di questi “fossili viventi”, strutturalmente più simili ai ragni, vengono catturati e portati nei laboratori americani, dove parte del loro sangue viene rimosso, prima di essere nuovamente rilasciati in libertà. Il 30 per cento del sangue di ciascun granchio viene prelevato in una sorta di strana mungitura, e aiuta ad assicurarsi che non ci siano batteri pericolosi nei farmaci di nuova creazione, il tipo di batteri che possono uccidere le persone anche in piccole quantità. Un estratto nelle cellule del sangue del granchio infatti, reagisce chimicamente a sostanze nocive: motivo per cui gli scienziati lo usano per verificare se i nuovi medicinali siano sicuri.

Gli ambientalisti e alcune aziende hanno spinto per un’ampia accettazione di un test alternativo, per proteggere i limuli e gli uccelli che si nutrono delle loro uova (pur non essendo un prelievo letale per i granchi, influirebbe sulle capacità riproduttive dell’animale). All’inizio di quest’anno, sembrava si fosse vicini al successo poiché il gruppo non governativo che emette standard di qualità stava approvando un test alternativo. Tuttavia la Farmacopea americana ha annunciato che il test alternativo noto come rFC richiede un numero significativamente maggiore di studi, e in tempi di pandemia, sarebbe opportuno evitare di disperdere ulteriori energie per la ricerca.

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