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Oltra alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.
Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.
Nel cinema non si è mai vista una campagna promozionale come quella di Bugonia Tra siti cospirazionisti e cartelloni vandalizzati, il marketing per il lancio del nuovo film di Yorgos Lanthimos è uno dei più azzeccati degli ultimi anni.
Londra è la città europea che sta battendo ogni record in fatto di telefoni rubati Solo nel 2024 ne sono stati rubati più di 80 mila, la maggior parte dei quali rivenduti poi sul mercato nero internazionale.
È morto Drew Struzan, l’illustratore che ha disegnato le locandine di moltissimi successi di Hollywood Star Wars, Indiana Jones, Ritorno al futuro, E.T, Blade Runner, I Goonies, La cosa: la locandina che vi viene in mente pensando a questi film l'ha disegnata lui.
I lettori di Jia Tolentino non hanno preso bene la sua collaborazione con Airbnb Sia gli ammiratori che i detrattori sono rimasti molto delusi dalla sua decisione di lavorare con un'azienda come Airbnb.
Nella nuova campagna Moncler c’è la reunion di Al Pacino e Robert De Niro Si chiama Warmer Together e vuole celebrare «le emozioni e il calore dello stare insieme».

Un gruppo di scrittori ha firmato una lettera per sostenere Sally Rooney e la sua decisione di boicottare Israele

23 Novembre 2021

«Vogliamo esprimere la nostra solidarietà a Sally Rooney», comincia così la lettera con la quale 70 scrittori si sono detti d’accordo con la decisione di Rooney di non firmare un accordo per la traduzione in ebraico moderno del suo ultimo romanzo Beautiful World, Where Are You. Tra i firmatari più noti di questa lettera ci sono Geoff Dyer, Caryl Churchill, China Miéville, Eileen Myles, Monica Ali, Niamh Campbell e Rachel Kushner.

Secondo gli scrittori, la decisione di Rooney è stata «una risposta esemplare di fronte alle crescenti ingiustizie inflitte ai palestinesi». Nella lettera si parla di un «chiaro obbligo morale» al quale gli scrittori si sentono in dovere di rispondere, in solidarietà non solo con Rooney e il suo «rifiuto di pubblicare un libro con un importante editore israeliano che pubblica anche i libri del Ministro della Difesa del Paese», ma anche e soprattutto con «gli artisti palestinesi che hanno chiesto ai loro colleghi in tutto il mondo di smetterla con la complicità di fronte alle violazioni dei diritti umani perpetrate da Israele».

È questo, scrivono i firmatari, il contesto dentro il quale Sally Rooney ha preso la sua decisione. Una decisione nella quale «non è da sola». Nella lettera si cita infatti un’altra lettera, quella scritta a maggio e firmata da 1600 artisti di tutto il mondo per condannare i crimini di Israele: “Una lettera contro l’Apartheid”, si intitolava. «[…] Continueremo a rispondere alla richiesta d’aiuto dei Palestinesi, proprio come i milioni che sostennero la causa contro l’apartheid. Continueremo a sostenere la lotta non-violenta dei Palestinesi in cerca di libertà, giustizia ed uguaglianza». La versione integrale si trova sul sito dell’Irish Times.

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