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19:14 lunedì 21 aprile 2025

Il nuovo Rivista Studio: lo stile e le storie

L'editoriale del direttore dal numero 47, in edicola da venerdì 25 giugno: in cover due scrittori, Donna Tartt e Emmanuel Carrère, e un progetto speciale dedicato a Prada.

24 Giugno 2021

In giro è tutto un ritorno alla vita. E, scaramanzie a parte, non può che essere un bene. Sarebbe stato facile quindi dire “facciamo un numero speciale di Rivista Studio che celebra tutto ciò”, ma poi ci siamo detti che in fondo, è un po’ quello che facciamo sempre: raccontare e celebrare le cose e le persone che ci piacciono, ci stimolano, ci fanno riflettere, ci fanno stare bene, ci danno piacere fisico e/o intellettuale. E quindi, niente numero speciale, ma un numero che celebrasse un po’ tutte le assi portanti del nostro racconto: le storie, lo stile, la cultura intesa come ponte fra pop e avanguardia. Le storie, però, prima di tutto. E quindi niente di più giusto, abbiamo pensato noi, celebrare chi queste storie le pensa e le scrive meglio di tutti. Per questo due delle nostre copertine sono dedicate a uno speciale scrittori i cui protagonisti sono due dei maggiori autori di romanzi viventi: Donna Tartt, incontrata in esclusiva a New York, e Emmanuel Carrère, incontrato nella sua abitazione di Parigi. La conversazione e le foto con Donna Tartt, la donna da un libro ogni dieci anni (uno dei quali, Il cardellino, le è valso il Pulitzer), ci rende particolarmente orgogliosi, essendo la scrittrice americana solitamente alquanto difficile da raccontare e intervistare (per questo trovate anche il dialogo in lingua originale). C’è molto altro: un lavoro a quattro mani col collettivo No_Text (che vivrà principalmente su Instagram @rivistastudio) per celebrare la prima collezione maschile nata da quella collaborazione “senza fine” (come la definiscono loro) fra due giganti della moda come Miuccia Prada e Raf Simons. E ancora: il pop italiano in chiave musicale a cui dedichiamo lo Studio Classic (Sottotono) e lo Studio Visit (Coma_Cose). Buona lettura e, soprattutto, buona estate. Questa volta più del solito.

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