Cose che succedono | Giornalismo
Il comitato di redazione di Repubblica ha mandato una mail per dissociarsi dall’articolo di Alain Elkann
Due cose sono diventate virali su Twitter oggi, lunedì 24 luglio, una nel mondo e una in Italia: la prima è la X con cui Elon Musk ha improvvisamente sostituito l’uccellino blu di Twitter, il secondo è lo screenshot dell’articolo di Alain Elkann su Repubblica dal titolo “Sul treno per Foggia con i nuovi lanzichenecchi”. A completare questo scenario surreale, il messaggio condiviso dai giornalisti del quotidiano diretto da Maurizio Molinari. Nel pomeriggio di oggi, infatti, il comitato di redazione di Repubblica ha mandato questa mail: «Care colleghe e cari colleghi, questa mattina la redazione ha letto con grande perplessità un racconto pubblicato sulle pagine della Cultura del nostro giornale, a firma del padre dell’editore. Considerata la missione storica che si è data Repubblica sin dal primo editoriale di Eugenio Scalfari, missione confermata anche ultimamente nel nuovo piano editoriale dove si parla di un giornale “identitario” vicino ai diritti dei più deboli, e forti anche delle reazioni raccolte e ricevute dalle colleghe e dai colleghi, ci dissociamo dai contenuti classisti contenuti nello scritto. Per i quali peraltro – si legge in conclusione – siamo oggetto di una valanga di commenti critici sui social che dequalificano il lavoro di tutte e tutti noi, imperniato su passione, impegno e uno sforzo di umiltà».
Vi prego, leggete il ‘breve racconto d’estate’ di A. Elkann su @repubblica
con lui che legge Proust in francese fra i buzzurri e si stupisce dell’esistenza di Benevento.
È la cosa più straordinariamente imbarazzante che abbia letto negli ultimi anni, ha un fascino perverso. pic.twitter.com/GNswpqGeeS— Pietro Milazzo (@milazzo_pietro) July 24, 2023
Nato il 23 marzo 1950 a New York, Alain Elkann è il papà di John, 47 anni, padrone di Exor, e quindi del gruppo Gedi di cui fa parte anche la Repubblica. Come spiega nel suo articolo, presentato come un “breve racconto d’estate”, a scioccarlo sono stati “i giovani lanzichenecchi” che popolavano il suo treno diretto da Roma a Foggia. Elkan ci spiega che si trattava di un Italo, che lui sedeva in prima classe e si sofferma a illustrare nel dettaglio le sue letture (oltre che il suo look: «un vestito molto stazzonato di lino blu e una camicia leggera»). Letture che estrae da una «cartella di cuoio marrone» insieme a «una stilografica» e a un «quaderno» su cui scrive «il diario»: sono il Financial Times del weekend, il New York Times, Robinson di Repubblica e il secondo volume della Recherche di Proust, Sodoma e Gomorra. Segue la descrizione di un gruppo di normalissimi adolescenti che sembra lo svolgimento di un tema scolastico: immagina di essere un alieno che sale su un treno e descrivi le persone intorno a te (inventando dei dialoghi, anche, visto che nessun adolescente reale userebbe mai la parola “night” o “macché” o “beccare”). E in effetti è lui stesso a dire che per quei ragazzi non è altro che «un marziano venuto da un altro mondo».