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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Apre oggi il museo degli Oscar progettato da Renzo Piano

30 Settembre 2021

«È una bolla di sapone. È una nave volante. È un vascello volante, un dirigibile, uno zeppelin. Ma non è la “Morte Nera”».  Renzo Piano ha rilasciato al Los Angeles Times una lunga intervista nello stesso edificio che ospita l’Academy Museum of Motion Pictures, il museo degli Oscar, da lui progettato. Da quando sono stati svelati i primi progetti, il David Geffen Theatre, un teatro da mille posti all’interno del museo, a cui fa riferimento Piano parlando di «nave volante» o «lanterna magica», è stato ribattezzato la “Morte Nera”, data la somiglianza alla stazione di Star Wars. Il museo è situato nel quartiere Miracle Mile di Los Angeles, e ha come sede centrale un magazzino costruito nel 1938, ora ribattezzato Saban Building, chiamato da tutti il May Co., divenuto negli anni un centro commerciale e gravemente danneggiato dal terremoto nel 1987. «Per me è come un flirt», ha raccontato l’architetto. «È una piccola storia d’amore tra la signora anziana lì, l’edificio May Co. e il giovane vascello volante che atterra qui». Piano ha sottolineato al La Times come il progetto sia un gesto di affetto verso l’edificio May Co.: «Non ho mai incontrato una persona a Los Angeles che non amasse quell’edificio». 

(Photo by VALERIE MACON/AFP via Getty Images)

Già nel 2018 Piano definì il Pompidou come «un’astronave che atterra nel mezzo di Parigi», lo stesso che si potrebbe dire oggi del Geffen Theatre, anche se Piano precisa che il teatro, sospeso sul terreno da quattro piloni in cemento, non atterrerebbe mai, ma «leviterebbe». La forma del Museo dell’Accademia è ispirata, in parte, ai dirigibili che un tempo atterravano nella zona, quando il quartiere era un aeroporto. La connessione tra questo progetto e Renzo Piano sembra forte, considerando che Piano è nato da una famiglia di costruttori nel porto di Genova: «Sono cresciuto con due cose: i film e il mare», racconta «due mondi che riguardavano entrambi l’esplorazione. Il mare, come il cielo, è un luogo in cui qualcosa deve succedere oltre: l’infinito. E i film, perché ti portano in un altro mondo». L’architetto ha poi raccontato, sempre a proposito del museo degli Oscar e della passione per i lungometraggi, che da ragazzo aveva fantasticato sul diventare un regista, nonostante alla fine abbia scelto di studiare architettura. Per lui, comunque, i due ambiti condividono alcuni tratti: «Come nel cinema, anche nella progettazione di qualcosa hai bisogno di un esercito di persone e devi lavorare con un budget». In effetti ci è voluto quasi un esercito per costruire il museo, in particolare il Geffen Theatre, con un team internazionale di designer dello studio di Piano, il Renzo Piano Building Workshop e l’appoggio dell’ufficio di Los Angeles della società globale Gensler (l’architetto esecutivo del progetto) e KPFF Consulting Engineers.

Dopo il gala di inaugurazione di qualche giorno fa, a cui hanno presenziato anche Sophia Loren e il figlio Edoardo Ponti, il museo apre le porte ai visitatori oggi, con due anni di ritardo: il progetto, già slittato con ritardo al 2020, è stato poi lasciato in sospeso dalla pandemia. Lo spazio pubblico ed espositivo copre una superficie di 28.000 metri quadrati, i 5 mila oggetti esposti appartengono al mondo cinematografico con collezioni che comprendono anche 12,5 milioni di fotografie, 237 mila film e video, 85 mila sceneggiature e 65 mila manifesti. 

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