È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità
«È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
Uno degli elementi che ha più attirato l’attenzione durante il colpo al Louvre è stato il montacarichi utilizzato per accedere al piano dei gioielli. L’azienda produttrice, che ha sede in Germania, ha notato il suo mezzo e ha lanciato subito una campagna pubblicitaria praticamente a costo zero. Sui propri social media ha condiviso un post con l’immagine ormai famosa della scala montacarichi che si estende fino al balcone esterno della Galleria di Apollo. “Quando devi muoverti velocemente”, recita uno striscione sotto l’immagine. “Il Böcker Agilo trasporta i tuoi tesori fino a 400 kg di peso a 42 m/min, silenzioso come un sussurro”.
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Raggiunto dall’Afp (Agence France-Presse), l’amministratore delegato dell’azienda, Alexander Böcker, ha detto che quando è diventato chiaro che nessuno era rimasto ferito nella rapina, hanno usato «un tocco di umorismo» per attirare l’attenzione sull’azienda a conduzione familiare. «Il crimine è, ovviamente, assolutamente riprovevole, questo è del tutto chiaro per noi», ha detto poi Böcker. «È stata un’opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po’ di attenzione sulla nostra azienda».
Il riconoscimento del mezzo potrebbe tuttavia aprire nuove piste per le indagini, Böcker ha dichiarato all’Afp di aver riconosciuto il dispositivo della sua azienda dai servizi giornalistici, affermando che la macchina era stata venduta «alcuni anni fa a un cliente francese che noleggia questo tipo di attrezzature a Parigi e nell’area circostante». I presunti ladri di gioielli avevano chiesto di vedere la macchina in funzione la settimana prima del colpo, a Parigi. Secondo quello che dice Böcker, in contatto con il rivenditore parigino, i ladri avrebbero rubato il macchinario durante una dimostrazione con giro di prova.