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I Talebani hanno fatto un assurdo video promozionale per invitare i turisti americani a fare le vacanze in Afghanistan Il video con la sua surreale ironia su ostaggi rapiti e kalashnikov, mira a proporre il paese come meta di un “turismo avventuroso”.
Justin Bieber ha pubblicato un nuovo album senza dire niente a nessuno Si intitola Swag e arriva, a sorpresa, quattro anni dopo il suo ultimo disco, anni segnati da scandali e momenti difficili.
Damon Albarn ha ammesso che la guerra del Britpop alla fine l’hanno vinta gli Oasis Il frontman dei Blur concede la vittoria agli storici rivali ai fratelli Gallagher nell’estate della loro reunion.
La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.

Putin vieta le parolacce in Tv

08 Maggio 2014

Dal primo luglio l’uso di parolacce in libri, cd e film sarà vietato in Russia. A deciderlo è stato Vladimir Putin, che lunedì 5 maggio ha firmato una legge secondo cui tutte le manifestazioni artistiche contenenti il turpiloquio saranno soggette a multe. Mentre le opere già in circolazione verranno dotate di un’apposita etichetta che avvisi i cittadini sulla volgarità del linguaggio utilizzato.

Come spiegato da David Remnick in un articolo sul New Yorker, la nuova legge ruota attorno ai quattro pilastri del mat, una parola russa utilizzata per indicare un linguaggio particolarmente osceno. Per pilastri si intendono quattro parole che, dal primo luglio in poi, rappresenteranno la bestia nera di qualsiasi artista intenzionato a inserirle nelle sue opere: si tratta di khuy (cazzo), pizda (stronzo), ebat’ (fottere), and blyad (puttana). Violare le nuove regole linguistiche significherà andare incontro a una multa dai 56 ai 70 dollari, mentre i funzionari potranno essere multati dai 112 ai 140$ e le imprese da 1.117 a 1.396$. Le sanzioni saranno aumentate in caso di reiterazione del reato.

Anche se la legge non è retroattiva, è interessante analizzare che, se fosse stata applicata nel 1834, avrebbe potuto multare persino una poesia di Lermontov, intitolata Una vacanza a Peterhof. Mettendo un attimo da parte il poeta, è comunque vero che in passato il linguaggio mat era giudicato in modo molto negativo: a utilizzarlo erano soprattutto i prigionieri e gli uomini della classe operaia. Si diceva che “se una donna parla in mat, allora le ferite di Cristo si riaprono”. Ma con l’arrivo degli anni ’90 l’utilizzo del mat è diventato sempre più libero e comune. Finché Putin ha deciso di bollarlo come espressione di una malsana occidentalizzazione della cultura russa.

(via)

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