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22:34 lunedì 17 novembre 2025
Jeff Bezos ha appena lanciato Project Prometheus, la sua startup AI che vale già 6 miliardi di dollari Si occuperà di costruire una AI capace poi di costruire a sua volta, tutta da sola, computer, automobili e veicoli spaziali.
Le gemelle Kessler avevano detto di voler morire insieme ed è esattamente quello che hanno fatto Alice ed Ellen Kessler avevano 89 anni, sono state ritrovate nella loro casa di Grünwald, nei pressi di Monaco di Baviera. La polizia ha aperto un'indagine per accertare le circostanze della morte.
Vine sta per tornare e sarà il primo social apertamente anti AI Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha deciso di resuscitarlo. A una condizione: sarà vietato qualsiasi contenuto generato con l'intelligenza artificiale.
C’è una app che permette di parlare con avatar AI dei propri amici e parenti morti, e ovviamente non piace a nessuno Se vi ricorda un episodio di Black Mirror è perché c'è un episodio di Black Mirror in cui si racconta una storia quasi identica. Non andava a finire bene.
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.

La prima traduttrice di Tolstoj e Dostoevskij non parlava russo

20 Marzo 2017

Gli autori dei più grandi classici russi – soprattutto Tolstoj, Dostoevskij, Cechov – oggi sono presenti in ogni libreria, ma la storia della loro diffusione in Occidente inizia con una donna che Timeline definisce «pallida, malaticcia e alla buona»: Constance Garnett, nata Black.

Constance, figlia di un medico legale di Brighton, nel 1889 sposò Edward Garnett, lettore di una casa editrice inglese e rampollo dell’aristocrazia. Garnett ospitava di frequente a casa sua membri della Free Russian Press, una pubblicazione di riferimento della comunità di rivoluzionari russi in esilio in Occidente, fondata dall’intellettuale e filosofo Alexander Herzen. Tra gli altri frequentatori di casa Garnett c’era un tale Feliks Volkhovsky, che era scappato dalle prigioni siberiane e si era trasferito a Londra.

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Non è chiaro se la signora Garnett sviluppò o meno un’affinità con Volkhovsky, ma fu quest’ultimo a proporle l’idea di tradurre i classici russi nella sua lingua, un compito a cui sul finire dell’Ottocento nessuno si era dedicato con costanza o capacità. Constance invece, sfruttando il tempo che dovette passare a letto per le complicazioni di una gravidanza, si munì di dizionario e, pur non parlando la lingua slava (l’avrebbe imparata soltanto dopo le prime traduzioni), iniziò un lavoro che la portò a tradurre 70 volumi, e tra gli altri tutto Dostoevskij, tutto Tolstoj, Cechov e il suo preferito, Turgenev. Una delle sue prime traduzioni fu Il regno di Dio è in voi, il trattato di Lev Tolstoj.

Clara Bell, una linguista britannica, aveva già tradotto in inglese Guerra e pace nel 1886, ma lavorando di rimessa a partire da una traduzione francese. L’opera di Constance Garnett, invece, tanto per il suo talento quanto per i suoi agganci col mondo editoriale, acquistò una diffusione notevole: per fare un esempio eloquente, la sua traduzione di Anna Karenina è stata letta in tutto il mondo anglofono fino al 2004, anno in cui è stata sostituita da una nuova versione.

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