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I fratelli Duffer hanno spiegato come settare la tv per guardare al meglio l’ultima stagione di Stranger Things I creatori della serie hanno invitato i fan a disattivare tutte le “funzioni spazzatura” delle moderne tv che compromettono l'estetica anni '80 di Stranger Things.
L’incendio di Hong Kong potrebbe essere stato causato dalle tradizionali impalcature in bambù usate nell’edilizia della città Le vittime accertate sono 55, ci sono molti dispersi e feriti gravi. Sembra che il rogo sia stato accelerato dal bambù usato nei lavori di ristrutturazione.
L’Onu ha definito Gaza «un abisso» e ha detto che ci vorranno almeno 70 miliardi per ricostruirla Quasi sicuramente questa cifra non sarà sufficiente e in ogni caso ci vorranno decenni per ricostruire la Striscia.
Anche quest’anno in Russia è uscito il calendario ufficiale di Vladimir Putin Anche nel 2026 i russi potranno lasciarsi ispirare dalle foto e dalle riflessioni del loro presidente, contenute nel suo calendario
Sarkozy è stato in carcere solo 20 giorni ma dall’esperienza è riuscito comunque a trarre un memoir di 216 pagine Il libro dell’ex presidente francese sulla sua carcerazione lampo a La Santé ha già trovato un editore e verrà presto pubblicato.
Nel primo teaser del nuovo Scrubs c’è la reunion di (quasi) tutto il cast originale J.D., Turk, Elliot e anche il dottor Cox al Sacro cuore dopo 15 anni, invecchiati e alle prese con una nuova generazione di medici. Ma c'è una grave assenza che i fan stanno già sottolineando.
Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.

La prima traduttrice di Tolstoj e Dostoevskij non parlava russo

20 Marzo 2017

Gli autori dei più grandi classici russi – soprattutto Tolstoj, Dostoevskij, Cechov – oggi sono presenti in ogni libreria, ma la storia della loro diffusione in Occidente inizia con una donna che Timeline definisce «pallida, malaticcia e alla buona»: Constance Garnett, nata Black.

Constance, figlia di un medico legale di Brighton, nel 1889 sposò Edward Garnett, lettore di una casa editrice inglese e rampollo dell’aristocrazia. Garnett ospitava di frequente a casa sua membri della Free Russian Press, una pubblicazione di riferimento della comunità di rivoluzionari russi in esilio in Occidente, fondata dall’intellettuale e filosofo Alexander Herzen. Tra gli altri frequentatori di casa Garnett c’era un tale Feliks Volkhovsky, che era scappato dalle prigioni siberiane e si era trasferito a Londra.

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Non è chiaro se la signora Garnett sviluppò o meno un’affinità con Volkhovsky, ma fu quest’ultimo a proporle l’idea di tradurre i classici russi nella sua lingua, un compito a cui sul finire dell’Ottocento nessuno si era dedicato con costanza o capacità. Constance invece, sfruttando il tempo che dovette passare a letto per le complicazioni di una gravidanza, si munì di dizionario e, pur non parlando la lingua slava (l’avrebbe imparata soltanto dopo le prime traduzioni), iniziò un lavoro che la portò a tradurre 70 volumi, e tra gli altri tutto Dostoevskij, tutto Tolstoj, Cechov e il suo preferito, Turgenev. Una delle sue prime traduzioni fu Il regno di Dio è in voi, il trattato di Lev Tolstoj.

Clara Bell, una linguista britannica, aveva già tradotto in inglese Guerra e pace nel 1886, ma lavorando di rimessa a partire da una traduzione francese. L’opera di Constance Garnett, invece, tanto per il suo talento quanto per i suoi agganci col mondo editoriale, acquistò una diffusione notevole: per fare un esempio eloquente, la sua traduzione di Anna Karenina è stata letta in tutto il mondo anglofono fino al 2004, anno in cui è stata sostituita da una nuova versione.

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