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00:33 giovedì 18 settembre 2025
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.

La misteriosa prima mappa del Polo nord mai disegnata

03 Marzo 2017

Oggi l’Artico è oggetto di un’attenzione costante e ossessiva da parte di scienziati di ogni parte del mondo; persone che, attraverso il monitoraggio dettagliato dello scioglimento del ghiaccio e di altri fenomeni del continente, si occupano di comprendere i cambiamenti profondi che attraversano il clima del nostro pianeta. Secoli fa, però, era tutto iniziato in un altro modo, dice Atlas Obscura: i primi geografi e cartografi del Polo settentrionale non erano tanto interessati a capire i suoi funzionamenti, quanto a immaginare cosa si nascondeva in quella selva di crepacci e iceberg.

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La prima mappa del Polo nord mai disegnata, il Septentrionalium Terrarum, fu opera del fiammingo Gerard Mercator (ai giorni nostri più famoso per la proiezione di Mercatore) nel 1595. Usando i suoi criteri matematico-analitici di rappresentazione, che prevedevano lo sviluppo di linee di navigazione sempre rette, nella sua prima mappa di navigazione, pochi anni prima, Mercator sarebbe stato costretto ad allargare i poli fino ad estensioni infinitamente grandi: aveva invece deciso di inserire un piccolo Polo nord nell’angolo in basso a sinistra, per ovviare al problema, e con quella prima cartina pose le basi per la sua concezione geografica dell’Artico.

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Prima di parlare della prima rappresentazione del Polo nord, bisogna ricordare che nel Cinquecento nessuno ci era ancora stato davvero (accadrà per la prima volta soltanto nel 1909), per cui Mercatore dovette affidarsi a resoconti e testi ai limiti della fantascienza. Una delle fonti usate dal geografo fiammingo fu l’Inventio Fortunata, uno pseudo-diario di viaggio con protagonista, scrisse lo stesso autore della cartina, «un piccolo frate inglese di Oxford» che si reca in Norvegia e poi «viene spinto più su dalle arti magiche». Questo libro misterioso offrì a Mercatore le caratteristiche salienti del suo Polo nord, a partire dalla Rupus Nigra et Altissima, un’enorme pietra nera collocata esattamente in corrispondenza del polo geografico. La presenza di questa pietra, scrive Atlas Obscura, era «largamente accettata al tempo», e la spiegazione all’epoca faceva leva sulle proprietà magnetiche del globo.

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Mercatore nella sua mappa disegna l’Artico con una suddivisione in quattro ampie zone separate da corsi d’acqua che si incontrano in un grande gorgo di fantasia. Quest’idea venne mutuata dal viaggio di due esploratori del Sedicesimo secolo, Martin Frobisher e James Davis, che si erano spinti fino a ciò che oggi è il Canada settentrionale: entrambi nelle loro memorie avevano parlato di correnti impetuose capaci di spostare iceberg con facilità. Ognuna delle aree dell’Artico, peraltro, nell’idea del creatore della mappa aveva qualità proprie: quella in basso a destra era abitata da «pigmei alti un metro e venti centimetri», mentre quella confinante venne descritta da Mercatore come «la migliore e la più salubre» di tutte, rendendo perciò poco chiaro perché i pigmei non volessero vivere lì.

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