Presentando lo studio, gli analisti della Standard Chartered avevano sottolineato come «le previsioni a lungo termine siano sostenute da un principio basilare: la quota dei singoli stati rispetto al Pil mondiale dovrebbe alla fine avvicinarsi a quella relativa all’incidenza sulla popolazione del pianeta, guidata dalla convergenza del Pil pro capite tra economie avanzate ed emergenti».
Le previsioni sulle principali potenze economiche del 2030 riservano diverse sorprese
Entro undici anni, tra le dieci maggiori economie al mondo ben sette potrebbero essere mercati attualmente emergenti. Digg ha ripreso una tabella realizzata dal sito Visual Capitalist che traduce graficamente i risultati di un’indagine della società di servizi finanziari Standard Chartered, accostando i dati sul Pil delle citate potenze economiche del 2030 a quelli degli stessi paesi forniti, nel 2017, dal Fondo Monetario Internazionale. Se alle prime tre posizioni non si registrano grandi novità, con la Cina saldamente in testa e l’India che supera gli Stati Uniti diventando la seconda economia globale, dalla quarta in poi si susseguono alcune sorprese: al quarto e quinto posto, infatti, troviamo Indonesia e Turchia, grazie ad un aumento del Pil stimato rispettivamente a 10.1 e 9.1 trilioni di dollari; ancora più sorprendente è però la crescita dell’economia egiziana, un +583% che permette allo stato africano di balzare dalla 21esima posizione nella graduatoria 2017 del Fmi alla settima in quella del 2030. Di seguito, l’elenco completo:
- Cina – $64.2TIndia – $46.3TUsa – $31.0TIndonesia – $10.1TTurchia – $9.1TBrasile – $8.6TEgitto – $8.2TRussia – $7.9TGiappone – $7.2TGermania – $6.9TLeggi anche ↓